Via l’Alzheimer con le cellule spazzino [MEDICINA]

Una terapia contro l’Alzheimer che agisca stimolando l’azione delle cellule “spazzino” del cervello contro le placche cerebrali all’origine della malattia. Partita all’Ospedale San Raffaele di Milano la sperimentazione di una cura contro questa forma di demenza senile che mira a colpire direttamente una delle cause della patologia: la presenza a livello cerebrale di depositi anomali di proteine che, aggregandosi tra loro, alterano le comunicazioni tra le sinapsi provocando la morte dei neuroni. L’idea di fondo è ridurre o eliminare tali ammassi proteici potenziando il sistema di smaltimento dei rifiuti del cervello. Il nuovo trattamento si propone infatti di ricreare, tramite la somministrazione di un anticorpo (l’ADUCANUMAB), una situazione di “pericolo” che solleciti l’intervento delle cellule immunitarie (microglia) per rimuovere gli intrusi e mantenere “pulite” le strutture cerebrali. 
L’Alzheimer è una patologia degenerativa del sistema nervoso che conduce al progressivo annullamento della sfera cognitiva, della memoria, dell’orientamento, fino a interessare anche la sfera motoria. In Italia sono circa 800.000 le persone affette da questa patologia invalidante, un numero destinato ad aumentare con all’allungamento della vita media. Si tratta infatti di una malattia legata all’età, che ha il suo picco di incidenza intorno ai 65 anni e per cui allo stato attuale esistono solo trattamenti in grado di alleviare i sintomi e rallentare la progressione della patologia, ma non di guarire. 
[Fonte http://huffpost.com/it/entry/8398386]