Vaccino Moderna, AstraZeneca, Pfizer e Johnson&Johnson: il confronto
Con il via libera dell’Ema ad AstraZeneca sono quattro al momento i vaccini che è possibile utilizzare in Italia per contrastare il Coronavirus. Da oggi alle 15, anche in Italia si tornerà a iniettare il siero progettato dall’azienda anglo-svedese. Ma quali sono le caratteristiche dei sieri a disposizione? Come sono stati progettati e quale livello di efficacia hanno? Ecco una breve scheda su tutti i composti che già si possono usare e quelli che dovrebbero arrivare nei prossimi mesi.
Pfizer/BioNTech
Nome del vaccino: Comirnaty
Efficacia: 95%
Dosi: due a distanza di tre settimane l’una dall’altra
Tipo: mRNA. Semplificando molto, gli scienziati hanno creato in laboratorio le istruzioni genetiche per costruire una particolare proteina del Coronavirus, nota come Spike. Quando viene iniettato nelle cellule, il vaccino fa in modo che il nostro corpo inizi a produrre questa proteina Spike, che viene individuata dal nostro sistema immunitario che inizia così a produrre gli anticorpi contro il Covid.
Conservazione: in freezer a una temperatura tra -25 e – 15 gradi
Costo a fiala: 12 euro (accordo con i Paesi Ue, per i cittadini italiani la vaccinazione è gratis)
Dosi prenotate dall’Italia: 65,8 milioni entro il 2022 di cui almeno 59,1 milioni entro il 2021
Il 9 novembre del 2020, la Pfizer con sede a New York e la società tedesca BioNTech (finanziata da Berlino con oltre 445 milioni di dollari) hanno fatto la storia, annunciando che il loro vaccino contro il Coronavirus aveva un tasso di efficacia di oltre il 90%. Il 22 dicembre l’Aifa autorizza l’uso del siero in Italia.
Moderna
Nome del vaccino: mRNA-1273
Efficacia: 94,5%
Dosi: due a distanza di quattro settimane l’una dall’altra
Tipo: mRNA. Semplificando molto, gli scienziati hanno creato in laboratorio le istruzioni genetiche per costruire una particolare proteina del Coronavirus, nota come Spike. Quando viene iniettato nelle cellule, il vaccino fa in modo che il nostro corpo inizi a produrre questa proteina Spike, che viene individuata dal nostro sistema immunitario che inizia così a produrre gli anticorpi contro il Covid.
Conservazione: 30 giorni in frigorifero, sei mesi in freezer a una temperatura di -20 gradi
Costo a fiala: 15,1 euro (accordo con i Paesi Ue, per i cittadini italiani la vaccinazione è gratis)
Dosi prenotate dall’Italia: 39,8 milioni entro il 2021
L’azienda di Boston ha ricevuto oltre un miliardo di dollari dal governo americano per sviluppare il vaccino contro il Covid. Gli Usa hanno poi firmato un accordo del valore di 1,5 miliardi di dollari per avere la prelazione su 100 milioni di dosi, nel caso in cui il vaccino si fosse rivelato sicuro. Il 7 gennaio l’Aifa autorizza l’uso del siero in Italia.
AstraZeneca
Nome del vaccino: AZD1222
Efficacia: 62,1%
Dosi: due a distanza di tre o dodici settimane l’una dall’altra
Tipo: adenovirus. I ricercatori di Oxford hanno sviluppato il vaccino ingegnerizzando geneticamente un adenovirus che normalmente infetta gli scimpanzé. Quando hanno somministrato il vaccino alle scimmie, hanno scoperto che proteggeva gli animali dalla malattia. Il metodo funziona anche per gli umani. All’interno del virus viene inserita la proteina Spike che causa il Covid. Il sistema immunitario la riconosce e inizia produrre anticorpi contro il Coronavirus.
Conservazione: 6 mesi nei frigoriferi
Costo a fiala: 1,78 euro (accordo con i Paesi Ue, per i cittadini italiani la vaccinazione è gratis)
Dosi prenotate dall’Italia: 40,2 milioni
L’azienda anglo-svedese è stata finanziata dagli Stati Uniti con un miliardo di dollari. La Ue ha deciso di prelazionare diverse milioni di dosi per contratti milionari. Al momento il vaccino viene venduto al prezzo di costo di produzione. L’Aifa ha approvato il siero il 30 gennaio, ma il 15 marzo ne ha sospeso la somministrazione per analizzare meglio diversi casi di trombosi insorti diversi giorni dopo l’iniezione. L’Ema il 18 marzo ha dato il suo via libera al siero di Oxford: “I benefici superano i rischi”.
Johnson&Johnson
Nome del vaccino: Ad26.COV2.S
Efficacia: 66%
Dosi: una
Tipo: adenovirus. Il lavoro che ha portato al vaccino è iniziato dieci anni fa al Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, dove i ricercatori hanno sviluppato un metodo per produrre vaccini da un virus chiamato Adenovirus 26, o Ad26 in breve. Johnson & Johnson ha già utilizzato l’Ad26 per sviluppare vaccini per Ebola e altre malattie. All’interno del virus viene inserita la proteina Spike che causa il Covid. Il sistema immunitario la riconosce e inizia produrre anticorpi contro il Coronavirus.
Conservazione: due anni in frezzer a -4 gradi, tre mesi in frigo a 2-8 gradi
Costo a fiala: 8,5 euro (accordo con i Paesi Ue, per i cittadini italiani la vaccinazione è gratis)
Dosi prenotate dall’Italia: 26,6 milioni entro il 2021
Il vaccino è stato sviluppato dalla Janssen Pharmaceutica, una divisione belga della multinazionale che ha sede negli Usa. Secondo tutti gli esperti, il fatto che questo vaccino sia monodose (non richiede un richiamo) sarà un fattore decisivo per proteggere il più velocemente possibile il maggior numero di persone.
CureVac
Nome del vaccino: CVnCoV
Efficacia: sconosciuta
Dosi: due a quattro settimane di distanza.
Tipo: mRNA. Semplificando molto, gli scienziati hanno creato in laboratorio le istruzioni genetiche per costruire una particolare proteina del Coronavirus, nota come Spike. Quando viene iniettato nelle cellule, il vaccino fa in modo che il nostro corpo inizi a produrre questa proteina Spike, che viene individuata dal nostro sistema immunitario che inizia così a produrre gli anticorpi contro il Covid.
Conservazione: tre mesi nei frigoriferi a 2-8 gradi
Costo a fiala: 10 euro (accordo con i Paesi Ue, per i cittadini italiani la vaccinazione è gratis)
Dosi prenotate dall’Italia: 21,9 milioni entro il 2021
La compagnia tedesca è stata invitata lo scorso marzo a portare la sperimentazione in America, ma l’invito è stato rifiutato. Il vaccino, se tutto andrà bene, sarà disponibile tra aprile e maggio. CureVac ha collaborato anche con Elon Musk per creare una serie di mini fabbriche ad altissima tecnologia per produrre il vaccino più velocemente.
Gamaleya Research Institute
Nome del vaccino: Sputnik V
Efficacia: 91,6%
Dosi: due dosi a tre settimane di distanza.
Tipo: adenovirus. Gli scienziati russi hanno prodotto il vaccino, inizialmente chiamato Gam-Covid-Vac, da una combinazione di due adenovirus chiamati Ad5 e Ad26. All’interno del virus viene inserita la proteina Spike che causa il Covid. Il sistema immunitario la riconosce e inizia produrre anticorpi contro il Coronavirus.
Conservazione: in freezer
Costo a fiala: sconosciuto
Dosi prenotate dall’Italia: nessuna
L’Agenzia del farmaco europea sta eseguendo i controlli di routine sul virus russo, che è stato tra i primi a essere sviluppati. Il via libera, se tutto andrà bene, potrebbe arrivare a maggio. Il Gamaleya Research Institute ha anche dato vita a un asse con AstraZeneca per vedere se la combinazione dei due vaccini può risultare più efficace. (Il Messaggero)