Stanchezza muscolare: sintomi, cause e rimedi
Quali sono sintomi, cause e rimedi naturali della stanchezza muscolare? La stanchezza muscolare è una condizione di affaticamento muscolare, che può essere determinata da molteplici motivi che, la maggior parte delle volte, non sono imputabili a delle esatte patologie. La stanchezza muscolare di braccia, gambe e collo, ad esempio, può essere definita come una sorta di astenia muscolare e spossatezza. Ma qual è il trattamento esatto per guarire dalla stanchezza muscolare? Scopriamo di più in merito.
Cos’è
La stanchezza muscolare è caratterizzata dalla perdita di forza agli arti, per cui è possibile che si verifichino problemi come crampi, dolori o una stanchezza tale da non poter restare in piedi per molto tempo: quest’ultimo caso può avvenire, soprattutto, quando la stanchezza muscolare riguarda le gambe.
La stanchezza muscolare può colpire in particolar modo braccia, gambe e collo, oltre che sia adulti che bambini.
Tale condizione di affaticamento muscolare può essere determinata da diverse cause che, nella maggior parte dei casi, non sono imputabili a precise patologie.
Definita anche come uno stato di astenia muscolare o spossatezza, questa condizione può colpire in caso di alcune malattie ma, soprattutto, gli sportivi in seguito ad un accumulo di acido lattico o disidratazione.
I sintomi
Quali sono i sintomi della stanchezza muscolare, al risveglio o durante il giorno? La stanchezza muscolare rappresenta, di per sé, un sintomo, ma può essere associata anche alle seguenti condizioni:
- Stanchezza muscolare;
- Debolezza muscolare;
- Affaticamento;
- Gambe stanche e pesanti;
- Difficoltà nei movimenti;
- Crampi;
- Perdita di forza;
- Dolori;
- Spossatezza.
Le cause
Le cause della stanchezza muscolare possono essere diverse e includere:
- Stress cronico;
- Attività fisica eccessiva;
- Formazione di acido lattico;
- Influenza;
- Ipotiroidismo;
- Gravidanza;
- Disidratazione;
- Alimentazione errata;
- Pressione bassa;
- Fibromialgia;
- Sclerosi multipla;
- Artrite reumatoide;
- Mononucleosi;
- Sclerosi laterale amiotrofica o SLA;
- Stanchezza mentale;
- Menopausa;
- Patologie inerenti la zona cervicale;
- Sudorazione eccessiva.
La stanchezza muscolare non è mai la causa di qualcosa, ma rappresenta – come detto prima – un sintomo di specifiche patologie o condizioni.
Da non sottovalutare la funzione dell’acido lattico che, prodotto dai muscoli in movimento, viene gestito dal fegato, dove viene metabolizzato e convertito in glucosio. In caso di attività sportiva intensa, però, l’organismo non riesce a smaltire tutto l’acido lattico che resta, quindi, nei muscoli provocando, per l’appunto, dolori, debolezza, crampi e altro ancora.
La disidratazione si verifica in seguito alla perdita di sali minerali e acqua da parte dell’organismo, a causa della sudorazione: la perdita di acqua riduce il trasporto delle sostanze nutritive da parte del sangue ai muscoli – come ossigeno e glucosio – che, di conseguenza, soffrono di stanchezza e affaticamento.
Da non dimenticare, poi, la stanchezza mentale e lo stress, che sono in grado di dare vita ad alcune reazioni come una produzione eccessiva di cortisolo che, con il trascorrere del tempo, ha effetti anche sulla muscolatura.
L’alimentazione svolge un ruolo chiave, in quanto è importante che siano apportate all’organismo tutte le sostanze nutritive necessarie in modo equilibrato, così da evitare carenze di vitamine e di sali minerali.
Anche la gravidanza può essere una causa di stanchezza e affaticamento muscolare, in quanto associata al peso del bambino.
La menopausa, a causa del calo di estrogeni, può essere un’altra causa di stanchezza muscolare, così come l’influenza spesso associata alla stanchezza muscolare.
La vita sedentaria può, poi, condurre a patologie inerenti la zona cervicale, infiammandone articolazioni e muscoli.
Ci sono, poi, patologie legate alla stanchezza muscolare, come la fibromialgia, la sclerosi multipla, l’artrite reumatoide, la mononucleosi e la sclerosi laterale amiotrofica.
La diagnosi
Alla comparsa di segni e sintomatologia, è consigliabile contattare il proprio medico che potrà stabilire la diagnosi e la terapia più adatta al caso specifico, ovviamente solo dopo avere eseguito esami e analisi del caso.
Oltre alla visita medica e allo studio dei sintomi, potrebbe essere necessario effettuare ulteriori test per escludere o confermare la presenza di alcune patologie.
La cura
Qual è la cura contro la stanchezza muscolare? Non esiste una vera e propria cura contro questa condizione, ma potrebbero essere prescritti dei farmaci, nel caso in cui le cause fossero delle patologie come l’influenza, l’ipotiroidismo, la pressione bassa, la fibromialgia, la sclerosi multipla, la mononucleosi, l’artrite reumatoide, la SLA e simili.
I rimedi naturali
Alcuni rimedi naturali contro la stanchezza muscolare possono aiutarci ad alleviare i sintomi. In caso di stress cronico o di attività fisica eccessiva, sicuramente, il riposo e il relax possono essere la chiave per poter stare meglio.
È, inoltre, importante seguire un’alimentazione sana ed equilibrata, ricca di vitamine e sali minerali, oltre che di acqua per poter garantire la giusta idratazione al corpo.
È, poi, possibile ricorrere alla ginnastica dolce per aiutare muscoli a smaltire l’acido lattico in eccesso e a riprendere il normale tono e, quindi, ai seguenti esercizi:
- Stretching: potete mettervi seduti con le gambe distese fino a toccare entrambi i piedi e dopo, con movimenti lenti, portate la parte posteriore delle ginocchia a contatto con il terreno per almeno 15 secondi; piegate, poi, la testa in modo lieve, in direzione opposta al braccio da trattare, quindi prendetelo con la mano dal polso e spingetelo verso il basso per 15 secondi circa.
- Cervicale: in piedi, flettete il capo a destra o a sinistra e, con il braccio opposto, prendete la nuca e spingetela verso il basso, mantenendo la posizione per qualche secondo e ripetendo dall’altro lato.
- Pilates e yoga: per rilassare i muscoli del corpo e rigenerare mente e fisico, sdraiatevi a terra con le braccia sopra la testa e spingete sulla punta dei piedi per sollevare la parte inferiore del corpo con le ginocchia leggermente piegate.
Seguendo questi piccoli esercizi, potrete rilassare la muscolatura e la mente, stendendo i tendini e riducendo gran parte della sintomatologia.
La prognosi
Infine, la prognosi dipenderà da fattori, come la causa scatenante, la gravità della condizione e la velocità nell’intervenire, oltre che dall’età e dallo stato di salute del paziente.
Normalmente, la prognosi è positiva in quanto, eliminando la causa, la condizione si risolve facilmente. (Tantasalute.it)