Spalla, come riconoscere la sindrome da impingement?
Nuotatori, tennisti, lanciatori nell’atletica leggera, giocatori di baseball e tanti altri sportivi hanno in comune l’uso intenso dell’articolazione della spalla, come riportato dalla redazione di Salute 24. Quest’articolazione spesso è interessata da infortuni fonte di dolore e causa di stop all’attività fisica. Tra questi c’è la sindrome da impingement o sindrome da conflitto sub-acromiale. È un disturbo che interessa un’area della spalla tra l’acromion, una parte anatomica della scapola, e la cuffia dei rotatori.
L’articolazione è formata da tre ossa: omero, scapola e clavicola. La testa dell’ omero è avvolta dalla cuffia dei rotatori, l’insieme di muscoli e tendini che forma un rivestimento intorno e la tengono attaccata alla scapola. Sulla sommità della scapola, l’acromion, c’è la borsa, una sacca lubrificante tra la cuffia e l’acromion che permette ai tendini di muoversi liberamente quando il braccio si muove. La borsa fa da cuscinetto tra la cuffia dei rotatori e l’osso.
Tuttavia quando le braccia vengono sollevate al livello delle spalle e oltre, proprio come succede con gli sport come il nuoto o il tennis, lo spazio tra l’acromion e la cuffia dei rotatori si assottiglia e quindi l’acromion può sfregare il tendine e la borsa causando irritazione e dolore.
Questo disturbo interessa anche chi solleva pesi di frequente o fa attività usando le braccia sollevate, ad esempio chi è impiegato nell’edilizia.
Dolore e gonfiore sono i sintomi tipici della sindrome da impingement. Il dolore si localizza sulla parte superiore ed esterna della spalla, tende a comparire in particolare quando si solleva il braccio. Sebbene agli esordi possa essere lieve può intensificarsi fino a interferire con il sonno manifestandosi nottetempo.
Se il dolore non va via nell’arco di poche settimane, allora è meglio rivolgersi a un medico che saprà valutare l’origine del dolore anche dai movimenti del braccio.
Per alleviare il dolore si potranno assumere degli antidolorifici o anche applicare del ghiaccio per circa venti minuti più volte al giorno. Necessario è il riposo e dunque bisognerà sospendere l’attività fisica e la pratica sportiva per alcuni giorni o settimane. In questo lasso di tempo si potrà ricorrere alla fisioterapia eseguendo degli esercizi con cui migliorare la postura della spalla, rinforzare i muscoli e ripristinare l’ampiezza dei movimenti articolari. Dopo una prima fase sarà possibile eseguire questi esercizi anche in autonomia.
Tra le altre opzioni di trattamento c’è anche l’intervento chirurgico finalizzato ad ampliare lo spazio intorno ai tendini della cuffia dei rotatori in modo tale da non sfregare con l’acromion e poter sfruttare fisiologicamente la mobilità articolare.