Sindrome del tunnel carpale: una nuova cura alternativa alla chirurgia
La sindrome del tunnel carpale è una neuropatia dovuta alla compressione del nervo mediano nel tunnel carpale, un canale situato tra le ossa del polso e il tessuto connettivale. I sintomi (formicolio e intorpidimento) colpiscono il polso, il palmo della mano e le dita e possono peggiorare col tempo, fino a diventare acuti e insopportabili, specie durante la notte.
Di solito, soprattutto nei casi più gravi, la terapia standard prevede la chirurgia. Un recente studio clinico, effettuato in 5 centri italiani su 80 pazienti con Stc lieve-moderata, ha dimostrato che il trattamento farmacologico a base di L-acetilcarnitina è efficace nelle fasi iniziali e, in alcuni casi, riesce a evitare la chirurgia. A capo della ricerca, presentata durante il Forum “On Peripheral Neuropathies” a Praga, il ricercatore italiano Giorgio Cruccu, direttore del Dipartimento di neurologia e psichiatria dell’Università Sapienza di Roma.
“Nelle persone con sindrome del tunnel carpale di grado lieve o moderato – spiega il coordinatore dello studio – si è evidenziato un significativo miglioramento dei parametri di conduzione nervosa, del dolore e della funzionalità fisica, dopo un periodo di trattamento di 4 mesi con L-acetilcarnitina”. La somministrazione è stata di 1g al giorno e i miglioramenti sono stati superiori alle aspettative dei ricercatori: il farmaco ha generato un’azione neuroprotettiva e antalgica, migliorando in modo consistente la qualità di vita, soprattutto per le sensazioni sensitive e motorie della mano. Nello specifico, questi risultati sono incoraggianti nei casi in cui la neuropatia non è la causa primaria della malattia, ma determinata da altri fattori, come il lavoro svolto o la ritenzione idrica.