Sclerosi multipla: Stile di vita importante per controllo della malattia

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Si calcola che circa 100.000 mila siano le presone affette da questa malattia in Italia sebbene ancora non abbiamo un registro italiano comprensivo di tutti i pazienti per cui il dato può non essere preciso. Uno studio epidemiologico recente nella regione Lazio basato su dati informatici fa una stima precisa di 7.377 pazienti residenti nella regione.

Sono più colpite le donne in un rapporto di circa 3:1, tuttavia sebbene più frequente la malattia appare abbia un andamento più favorevole nelle donne mentre gli uomini sono più affetti dalle forme progressive più spesso invalidanti.

La fascia di età più colpita sono i giovani adulti tra i 20-40 anni ma sappiamo che inizia anche sotto i 16 anni nel 4% della popolazione e può esordire raramente anche intorno ai 50-60 anni.

La malattia non è su base genetica sebbene un maggiore predisposizione ad ammalarsi è stata riscontrata nei gemelli. Nella maggioranza dei casi tuttavia non si riscontrano parenti (genitori, figli, sorelle o fratelli) affetti dalla malattia.

Oggi abbiamo diverse opzioni terapeutiche, farmaci più collaudati che presentano generalmente minore efficacia ma di cui conosciamo meglio gli effetti collaterali e le eventuali controindicazioni, farmaci di più recente introduzione sicuramente più efficaci ma il cui profilo di sicurezza deve essere ancora stabilito con certezza, per cui la terapia con questi farmaci innovativi richiede da parte del neurologo esperto una maggiore cautela nel loro utilizzo.

La ricerca sta facendo enormi passi avanti per quanto riguarda la comprensione della genesi della patologia, la sua evoluzione, la diagnosi precoce oltre al trattamento farmacologico e riabilitativo. Oggi poi è stato provato come lo stile di vita possa condizionare in modo significativo l’andamento della malattia.

Oggi la terapia è in grado di rendere “benigne” molte forme di malattia che nel passato avrebbero avuto un decorso invalidante.

Lo stress ha un’influenza importante nel riattivare la malattia. La psicoterapia si è dimostrato utile in questi casi come il ricorso a farmaci ansiolitici o anti- depressivi nel caso il paziente con Sclerosi Multipla reagisse in modo inadeguato alla diagnosi o comunque dovesse affrontare altri periodi di stress legati a motivi famigliari o lavorativi.

Negli ultimi 10 anni si è trasformato completamente l’approccio terapeutico ai pazienti con Sclerosi Multipla e si sono moltiplicati i casi in cui si è riusciti a bloccare l’evoluzione della malattia. Oggi la ricerca non si è fermata.

[Fonte https://ofcs.report/sclerosi-multipla-pozzilli-stile-di-vita-importante-per-controllo-della-malattia/]