Sanità, Consiglio di Stato boccia ministero su neuroriabilitazione

Il Consiglio di Stato ha bocciato il ministero della Salute sul numero nazionale dei posti letto della neuroriabilitazione. Per capire: quei posti letto necessari a far tornale alla vita normale gli sfortunati che hanno avuto un coma, un ictus, o anche subito un incidente orribile come quello capitato a Manuel Bortuzzo, un ragazzo diventato ormai un simbolo. In un decreto del 2015 il ministero della Salute aveva stabilito che i posti letto necessari per l’altra specialità di neuroriabilitazione (codice 75, in gergo) fossero poco più di 1200 (lo 0,002 per mille abitanti), mentre le società scientifiche avevano contestato questa cifra, sostenendo che di quei posti letto in Italia ne servono almeno 6 mila. Stamattina la sentenza della terza sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Franco Frattini: Il decreto 70 del 2 aprile 2015 deve essere rivisto. Il ministero deve pagare anche le spese giudiziarie.

«il decreto è contro il diritto alla salute»

La sentenza nasce da un contenzioso sollevato dal Santa Lucia, l’Istituto scientifico specializzato nella alta neuroriabilitazione con più di trecento posti letto dedicati ai pazienti più gravi e derelitti della sanità. Manuel Bortuzzo è finito ricoverato qui, nell’Irccs di Roma, ma troppo spesso trovare un posto al Santa Lucia non è facile. Eppure la Regione Lazio – con un decreto del 4 luglio 2018 – ha deciso di dimezzare i posti di alta specializzazione dell’Istituto, un decreto che tuttavia si basa proprio sui criteri del decreto che oggi il Consiglio di Stato ha bocciato: «La previsione contenuta del decreto ministeriale appare in un’ingiustificata compressione del diritto alla salute». (Corriere.it)