Quattro tipi di esercizi per l’artrosi
(di Antonella Sparvoli) – Per celebrare il “Mese dell’invecchiamento salutare” (settembre) gli esperti dell’American College of Rheumatology hanno voluto sottolineare gli effetti benefici dell’esercizio per chi soffre di artrosi. Meno dolore, più energia, miglior sonno e più funzionalità sarebbero i principali benefici.
BENEFICI DEL MOVIMENTO – È ormai risaputo che le persone fisicamente attive sono più in salute, più felici e vivono più a lungo rispetto a chi conduce una vita sedentaria e questo sarebbe particolarmente vero per chi soffre di artrosi. D’altro canto questa malattia reumatica è la causa più comune per cui molte persone limitano l’esercizio e più in generale le attività ricreative. «Chi soffre di artrosi evita la ginnastica per diversi motivi – spiega Donna Everix, fisiatra dell’Association of Rheumatology Health Professionals -. Alcuni lo fanno perché temono dolore o incidenti, altri perché, come tante persone sane, non vogliono cambiare il proprio stile di vita». L’inattività, però, può avere diverse ricadute negative, non solo sulla stessa artrosi, ma anche aumentare il rischio di sviluppare altre patologie a partire dal diabete di tipo II e dalle malattie cardiovascolari. In particolare, in chi soffre di artrosi l’inattività può peggiorare una serie di parametri, per esempio, ridurre la tolleranza al dolore, indebolire i muscoli, rendere le articolazioni più rigide e danneggiare l’equilibrio.
ESERCIZI PER L’ARTROSI – Proprio per evitare questi inconvenienti gli esperti dell’American College of Rheumathology indicano quattro categorie di esercizi particolarmente utili in caso di artrosi che agiscono su fronti diversi, ovvero flessibilità, potenziamento muscolare, capacità aerobica e consapevolezza corporea. Gli esercizi di flessibilità aiutano a mantenere o migliorare la flessibilità a livello delle varie articolazioni e dei muscoli che le circondano. Tra i benefici rientrano miglioramenti della postura, ridotto rischio di incidenti e migliore funzionalità. Gli esercizi per la flessibilità andrebbero eseguiti da cinque a dieci volte al giorno mentre quelli di stretching andrebbero fatti almeno tre volte la settimana, mantenendo ogni singola posizione per circa 30 secondi. Gli esercizi di potenziamento muscolare sono pensati per far lavorare i muscoli. E muscoli più forti migliorano la funzionalità e aiutano a ridurre la perdita di massa ossea legata all’inattività. In caso di artrosi, gli esperti americani consigliano sessioni da 8-10 esercizi sui principali gruppi muscolari, da due a tre volte a settimana. L’intensità degli esercizi o i pesi utilizzati dovrebbero essere tali da sollecitare i muscoli senza causare dolore. Per questo motivo vanno calibrati sul singolo individuo. Gli esercizi aerobici comprendono una serie di attività che fanno lavorare i muscoli maggiori in modo ripetitivo e ritmico. Queste attività migliorano la funzionalità cardiaca, polmonare e muscolare. Negli individui con artrosi questi esercizi possono avere ricadute positive sul fronte del controllo del peso corporeo, del sonno e della salute generale. Attività aerobiche sicure comprendono camminate, danza aerobica, acquagym, bicicletta, cyclette e tapis roulant. Secondo le attuali raccomandazioni queste attività andrebbero praticate per circa mezz’ora tre volte a settimana. Infine gli esercizi di consapevolezza corporea includono tutte quelle attività mirate a migliorare la postura, l’equilibrio, la coordinazione e il rilasciamento muscolare. Comprendo attività come il Tai Chi e lo yoga, per le quali numerosi studi hanno evidenziato effetti positivi in caso di artrosi. Il panorama di attività tra cui scegliere è quindi decisamente ampio, non resta che darsi una mossa, ovviamente tenendo presente da dove si parte e dove si vuole arrivare: strafare non è mai d’aiuto, meglio fare un passo alla volta. (corriere.it)