Puglia, pesa 180kg e muore in ospedale a 45 anni, il fratello: ‘Acquistate Tac per obesi’
In Puglia un uomo di 45 anni è deceduto a causa dell’assenza di una Tac (Tomografia Assiale Computerizzata) per obesi. Il quarantacinquenne pesava ben 180 chilogrammi ed aveva varie patologie, su tutte l’obesità che non gli ha consentito di ad entrare nel macchinario in dote all’azienda ospedaliera di Santissima Annunciata di Taranto. La vittima, Luca Vecchione, è venuta a mancare domenica 10 settembre dopo tre giorni di degenza in ospedale, al quale il quarantacinquenne si era rivolto nella giornata di giovedì per farsi controllare alcune fratture. Ma Luca, oltre a varie patologie, cosi come raccontato dal fratello, aveva anche un problema allo stomaco e la Tac avrebbe chiarito di cosa si trattasse.
I medici hanno rivelato che anche se fosse stato sottoposto ad una Tac non si sarebbe probabilmente salvato: domenica è stato poi constatato il decesso dell’uomo durante il trasporto in sala rianimazione.
Luca muore in sala rianimazione
Il decesso di Luca Vecchione ha creato molto scalpore: al di là delle condizioni del paziente, l’ospedale Santissima Annunziata non aveva i corretti macchinari per effettuare i dovuti controlli sull’uomo che pesava 180 chilogrammi. A commentare l’accaduto anche il fratello del deceduto Luca, Giulio, che ha espresso rabbia per quanto successo, ma una sorta di rassegnazione per il fratello che già si trovava in condizioni critiche prima del ricovero. ‘In Puglia non abbiamo macchinari adatti per gli obesi, ma mio fratello aveva diverse patologia e probabilmente sarebbe morto comunque’ ha commentato il fratello della vittima.
Il ricordo del fratello
Il fratello del povero Luca ha inoltre precisato che non agirà legalmente nei confronti dell’ospedale Santissima Annunziata poiché il suo caro aveva diverse patologie e dunque anche con la presenza di una Tac adeguata sarebbe morto. Ma il signor Vecchione si augura comunque che la Regione inizi a stanziare dei fondi per acquistare dei macchinari adatti anche per gli obesi, come appunto potrebbe essere una Tac. Possibile dunque che il ragazzo avvii un’iniziativa in memoria del fratello mirata proprio a sollecitare chi di dover per rifornire con i corretti macchinari l’ospedale Santissima Annunziata. Oltre ad aver espresso il personale dolore per la morte del fratello, Luca ha voluto ricordare anche le sofferenza che in questi anni stava provando l’uomo. ‘Quando beveva o mangiava vomitava’, ha raccontato il fratello, ipotizzando anche che la caduta potrebbe aver arrecato ulteriori danni ad un apparato digerente già in condizioni abbastanza critiche da tempo.
Nessuna nota ufficiale dalla dirigenza dell’ospedale: attualmente nessuno ha commentato il caso di Luca Vecchione. (ANSA)