Peter Gabriel entra in Sync Project per studiare le proprietà terapeutiche della musica

Musical notes round a head of the person. A vector illustration

The Sync Project nasce da un’idea di Marko Ahtisaari, ex capo designer e product manager Nokia, e da una squadra di esperti del campo della neuroscienza, della tecnologia e della musica. L’ambizioso progetto sposa a pieno la causa della musicoterapia quale disciplina in grado di curare alcuni disturbi della psiche, le cui effettive potenzialità risultano ancora inesplorate.

La ricerca scientifica negli anni ha dimostrato che la musica può esercitare un profondo effetto sul cervello umano, innescando alcune reazioni biologiche legate al movimento, alla cognizione e alle emozioni ed è capace di lenire alcuni problemi come l’insonnia e l’ansia, affermano i ricercatori del progetto.

La musica viene inoltre utilizzata oggigiorno come terapia a vari livelli, per l’insegnamento e la riabilitazione in soggetti affetti da ictus, Parkinson, Alzheimer, e come strumento per un approccio comunicativo non verbale in alcuni casi di autismo e disturbi dell’umore.

Il Sync Project intende fornire ad un numero sempre maggiore di persone la possibilità di usufruire di una terapia personalizzata ed efficace, basandosi sullo studio dei reali effetti che l’ascolto di una determinata melodia riesce ad infondere al corpo umano.

Per decodificare scientificamente gli esiti prodotti dalla cosiddetta medicina musicale e dare dunque forma a specifici trattamenti è stata sviluppata una piattaforma digitale – sync project appunto – in grado di raccogliere dati in tempo reale da soggetti sottoposti a musicoterapia. Il team di scienziati sta già conducendo i primi test avvalendosi di una serie di sensori biometrici che misurano i principali parametri vitali ed i progressi compiuti dai pazienti.

Ahtisaari sta chiamando a sé le menti più visionarie ed appassionate del mondo tecnologico, scientifico e artistico per costituire una solida squadra di collaboratori.

Tra gli ultimi nomi entrati a far parte del team troviamo il cantautore e musicista britannico Peter Gabriel (foto) il quale si è detto felice che la scienza stia coinvolgendo il suono nelle attività terapeutiche, “i nostri sensi ci forniscono diversi modi di sperimentare le emozioni modificando di conseguenza la nostra salute fisica e mentale. Una buona raccolta di musica è sempre stata utilizzata come una scatola di pillole per l’umore“.

Al gruppo si sono aggiunti anche il famoso pianista Joh Hopkins, il direttore d’orchestra Esa-Pekka Salonen e la polistrumentista e cantante americana Annie Clark. I quattro aderiscono perfettamente al profilo del Sync Project sostiene Ahtisaari, in quanto musicisti con un rapporto attivo con la tecnologia, la loro consulenza sarà utile alla ricerca delle proprietà terapeutiche della musica e contribuirà a sensibilizzare l’opinione pubblica in merito al progetto. Il prossimo obiettivo sarà quello di stringere accordi con produttori di device in modo che si possano studiare dispositivi e applicazioni specifiche tali da permettere di raggiungere rapidamente milioni di persone.

[Fonte http://www.dday.it/redazione/19852/sync-project-peter-gabriel]