Manovra: Grillo, 1 miliardo in più per fondo sanitario 2019: Impegno per verifica risorse per contratto medici e assunzioni
“Per l’anno 2019, il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario standard a cui concorre lo Stato sarà incrementato di un miliardo rispetto alle disponibilità del 2018”. Lo ha affermato al question time il ministro della Salute, Giulia Grillo. Il ministro ha anche “rinnovato l’impegno a verificare, nell’ambito della prossima manovra finanziaria, la possibilità di individuare le risorse necessarie sia al riconoscimento dei benefici contrattuali sia ai fabbisogni assunzionali” del personale sanitario.
La richiesta del ministro Grillo, nell’ambito della manovra finanziaria, sarà dunque che il finanziamento del Fondo sanitario nazionale per il 2019 non sia inferiore a 115 miliardi di euro – come previsto dalle precedenti leggi di bilancio – ossia un miliardo in più rispetto al finanziamento per il 2018 pari a circa 114 miliardi di euro. Grillo ha comunque precisato che “è possibile affermare che il rapporto tra il finanziamento e la spesa del Servizio Sanitario Nazionale fornisce adeguate garanzie in merito alla sostenibilità del sistema”. In particolare però, per quanto riguarda il personale della sanità, ha rilevato, “devo rammentare che la legge di stabilità per il 2017 aveva previsto, nell’ambito del Fondo Sanitario Nazionale, il vincolo delle risorse necessarie a garantire il rinnovo dei contratti riguardanti il personale dipendente e convenzionato con il Servizio sanitario nazionale Ssn, senza tuttavia prevedere a tale scopo un incremento dello stesso Fondo. Pertanto, in sede di rinnovo dei Contratti Collettivi Nazionali è emersa l’insufficienza delle risorse per poter garantire i benefici contrattuali”. Ecco perché, ha assicurato, “rinnovo, anche in questa sede, il mio impegno a verificare, nell’ambito della prossima manovra finanziaria, la possibilità di individuare le risorse necessarie sia al riconoscimento dei benefici contrattuali sia ai fabbisogni assunzionali, anche in considerazione della ‘fuga’ dei professionisti dal Ssn, che si è registrata negli ultimi anni, nella consapevolezza che avviando una efficace politica per il personale potrà essere incrementata e potenziata l’attrattività dell’intero sistema sanitario”. (Ansa)