Malasanità, infartuato aspetta invano cinque ore in ospedale poi prende un taxi e va in un altro nosocomio
Dopo cinque ore di attesa, senza avere certezza sulle cure da dover far e ancora in barella in codice giallo, un infartuato ha deciso, su consiglio della moglie, di prendere un taxi e andare in un altro nosocomio per essere assistito. È accaduto a Napoli, all’ospedale del Mare. L’uomo, come riportato da Il Mattino, accompagnato dalla moglie, infermiera di professione, accortasi che la situazione stava peggorando nell’attesa che i medici lo soccorressero, ha deciso di chiamare un taxi e trasportare il marito all’ospedale di Pozzuoli dove gli è stato applicato l’intervento terapeutico salvavita , con l’impianto in emodinamica di alcuni stent per ripristinare il flusso sanguigno nelle arterie coronarie ostruite. A diffondere la notizia è stato Francesco Emilio Borrelli, consigliere di maggioranza dei (Verdi) e componente della Quinta commissione Sanità. «Quel paziente – avverte Borrelli – poteva morire, aveva un infarto ed è stato salvato dalla moglie infermiera che ha avuto la prontezza di condurlo con mezzi propri, chiamando un taxi, in un altro ospedale dove, accertata la reale emergenza hanno applicato ben tre stent per rendere pervie le coronarie. Ho chiesto al commissario della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva di fare piena luce sulla vicenda e accertare ogni eventuale responsabilità». (secoloditalia)