La postura scorretta nei bambini
(di Regina Geloso per Policliniconews) – Non stare seduto storto! Non stare gobbo! Non tenere gli occhi troppo vicini al quaderno! Quante volte vi è capitato di sentirvelo dire da bambini o di ripeterlo continuamente ai vostri figli?
Bene. La postura scorretta nel bambino potrebbe derivare da altri problemi, non direttamente connessi all’apparato muscoloscheletrico, ma che vanno comunque ad interferire sulla postura.
Ne abbiamo parlato con Prof. Valter Santilli direttore UOC Medicina fisica e riabilitativa del Policlinico Umberto I di Roma che ci ha spiegato prima di tutto che non si può parlare di una ‘postura ideale’:
“Non esiste la postura ideale, esistono però le posture scorrette. Assumere atteggiamenti viziati può portare frequentemente a patologie dolorose dell’apparato muscoloscheletrico. Mantenere una postura corretta è, invece, importante per la nostra salute e come prevenzione di molteplici patologie muscoloscheletriche”.
Postura scorretta nei bambini, da cosa dipende?
L’equilibrio del nostro organismo è molto complesso: dietro ad un mal di schiena, ad una postura scorretta possono nascondersi una scoliosi, un problema muscoloscheletrico, un piede storto; ma non solo: anche la vista, l’udito, la dentizione e l’articolazione temporo-mandibolare potrebbero esserne la causa.
Per questo, in visita dall’ortopedico, un genitore potrebbe potenzialmente dover rispondere a domande inaspettate come:
- ‘ha usato il ciuccio?’
- ‘soffre di mal di testa?’
- ‘soffre di mal di macchina?’
“A volte i genitori, ad esempio, potrebbero accorgersi che il bambino ruota il capo per sentire o vedere meglio – interviene Porf. Santilli. Questo può essere il segno di un difetto della vista o dell’udito. Nel tempo si creerà un atteggiamento scoliotico della dorsale e della cervicale. Questi campanelli d’allarme vanno poi approfonditi dallo specialista. Ecco perché quando si parla di posture scorrette è necessario un approccio diagnostico e terapeutico multidisciplinare”.
Come curare la postura scorretta?
La riabilitazione fornisce le strategie adatte ad intervenire in caso di patologie dolorose dovute ad alterazioni posturali. A seconda della disfunzione individuata si può intervenire con dispositivi correttivi come un plantare, un apparecchio ortodontico, un occhiale ed un programma di riabilitazione individuale e personalizzata.
“Accorgendoci per tempo di una malfunzione, possiamo correggere il problema ed evitare che in futuro questa malfunzione si trasformi in una patologia. E dover intervenire in maniera più invasiva. Si può intervenire presto, fin dalla nascita. Durante la crescita le strutture ossee e muscolari del bambino sono in piena evoluzione e per questo sono più elastiche”.
Soprattutto nei bambini “il trattamento riabilitativo deve essere inteso come una rieducazione globale. Il bambino reimpara a respirare e deglutire correttamente, ad esempio; questo a sua volta correggerà l’atteggiamento posturale errato”.
Perché una malocclusione può creare problemi posturali?
Un problema di malocclusione, quindi una disfunzione dell’articolazione temporo-mandibolare, potrebbe incidere sulla respirazione, sulla deglutizione, ma anche provocare una rigidità cervicale”. Una patologia piuttosto complessa che richiede l’intervento in sinergia dell’odontoiatra e del fisiatra.
“In questi casi – prosegue il Professore – non ci si può limitare esclusivamente ad una visita odontoiatrica, ma bisogna rivolgersi anche al fisiatra esperto in disturbi posturali e preparato nell’affrontare le disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare”.