Ivrea, bimbo non vaccinato separato dai compagni d’asilo: la madre lo fotografa da solo nell’aula
Doveva essere il suo primo giorno di scuola e invece P. l’ha trascorso da solo, in una saletta con i genitori, separato dai compagni. C’è un nuovo caso, dopo quello della scuola di Settimo Torinese, di bambini che non vengono accettati in classe perché non sono in regola con le vaccinazioni. Questa volta è successo alla scuola dell’Infanzia Camelot di Banchette di Ivrea, dove sono intervenuti anche i carabinieri chiamati dalla direttrice.
“Nostro figlio è rientrato a scuola solo oggi, perché la settimana scorsa eravamo in vacanza al mare” racconta Erika, la mamma di P. un bimbo di 5 anni iscritto all’ultimo anno della scuola materna. P. è stato vaccinato per le profilassi obbligatorie, con l’eccezione di quelle contro morbillo, rosolia e parotite. “Il morbillo l’ha anche già avuto – spiega la mamma, che nella saletta della scuola ha anche scattato foto al figlio per documentare la vicenda – e con gli altri vaccini siamo in regola. Ci manca solo il trivalente, ma la direttrice non ha voluto sentire ragioni e ci ha tenuti in un’aula separata. Siamo stati lì dalle 8,30 alle 11,30, mentre mio figlio sapeva che i suoi compagni giocavano in classe. E’ stato tutto il tempo a disegnare da solo”.
L’intervento delle forze dell’ordine non è riuscito a calmare gli animi. Gli atti saranno trasmessi alla procura di Ivrea, come è già accaduto per il caso di Settimo Torinese. “Farò denuncia – avvisa la madre, perché io ho tutti i documenti in regola. Non sono una mamma No vax, voglio solo tutelare mio figlio. In ogni caso ho l’appuntamento all’Asl per il 26 settembre e domani conto di riportare mio figlio a scuola. Quella contro di lui – dice – è una discriminazione inaccettabile”.
Diversa la versione della scuola. “Ho ricevuto dall’Asl, già la scorsa settimana, la comunicazione che il bambino non era in regola con i vaccini – racconta la direttrice Carla Vidra – ho comunicato tramite raccomandata alla famiglia che il bambino avrebbe dovuto essere messo in regola per poter entrare a scuola, ma credo che non l’abbiano volutamente ritirata. Questa mattina si sono presentati e io ho fatto loro presente il problema. E ho chiamato i carabinieri”.
Solo dopo, continua la direttrice, “quando la famiglia era andata via, il padre è tornato con un foglio dell’Asl che riportava una richiesta di appuntamento, peraltro senza data. Alla luce di questo documento, che in mattinata non mi era stato consegnato – conclude la dirigente – domani il bambino potrà entrare, ma verificheremo che le vaccinazioni vengano fatte così come scritto sul foglio della prenotazione”. Si profila quindi un epilogo simile a quello di Settimo,dove il bambino messo inizialmente “in quarantena” è stato in seguito ammesso in classe. (Repubblica)