Instabilità del ginocchio, esercizi di potenziamento muscolare potrebbero prevenire le cadute
L’instabilità del ginocchio, nelle persone avanti con l’età, aumenta di quattro volte il rischio di cadute. Ma terapie mirate e, laddove necessario, la chirurgia con la sostituzione dell’articolazione possono rappresentare un’arma di prevenzione efficace. Sono queste le conclusioni di uno studio americano, condotto dalla University of California San Francisco e pubblicato sulla rivista dell’American College of Rheumathology, Arthritis Care & Reserach.
Scarso equilibrio
L’incertezza sulle gambe, dovuta a dolori articolari alle ginocchia o a gonartrosi (artrosi) dell’articolazione, è un problema spesso sottovalutato in età avanzata, invece responsabile di cadute accidentali, anche gravi e che possono portare a un aumento dei tassi di mortalità e morbilità negli anziani. Dolori che hanno come conseguenza l’assunzione di posture sbagliate, scarsa mobilità o l’acquisizione di un’andatura e movimenti lenti che non solo riducono la forza muscolare, premessa di una deambulazione anomala e traballante. «Si tratta di due condizioni – spiega il dottor Michael Nevitt della University of California San Francisco – che sono espressone dei fattori di rischio, ma causa dell’instabilità del ginocchio, spesso associata a cadute e fratture». La stretta relazione fra mancanza di equilibrio e le annesse implicazioni è emersa da un vasto studio, il Multicenter Osteoarthritis Study (Most), condotto su una popolazione di oltre 1.800 volontari, tra i 55 e gli 84 anni, ad alto rischio di gonartrosi. Nell’arco di 5 anni quasi il 17 per cento dei partecipanti lamentava una instabilità del ginocchio e di questi il 14 per cento, entro 7 anni, era incorso almeno due cadute. «I risultati della nostra ricerca – precisa lo specialista – attestano che l’instabilità del ginocchio nell’anziano aumenta di quattro volte il rischio di incidenti».
Prevenzione possibile
L’instabilità del ginocchio, mono o bilaterale, dovuta a una sintomatologia artrosica dolorosa, è una condizione tipica e diffusa negli anziani. La quale può essere aggravata anche da altri cofattori, come patologie coesistenti che inficiano la funzionalità degli arti, dolore ai piedi, stati ansiogeni o depressivi che aumentano il timore di cadere. O anche rischi indotti dall’uso di alcuni farmaci, narcotici e analgesici soprattutto, benefici per il controllo della sintomatologia, ma che sono causa di un indebolimento fisico generale. Un quadro poco confortante, dicono gli esperti americani, anche in funzione dell’allungamento della vita media e di una popolazione sempre più anziana, ma verso cui prospettano possibili soluzioni. Ovvero azioni terapeutiche mirate, conservative ed efficaci nel meglio controllare o prevenire l’instabilità del ginocchio. «Esercizi propriocettivi agli arti – conclude Nevitt -, che stimolano la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, si dimostrerebbero in grado di potenziare la forza muscolare, riducendo la sintomatologia dolorosa, con sensibili vantaggi sul miglioramento della stabilità e sul rischio di cadute». Qualora gli esercizi fisici non dessero gli esiti sperati o in caso di patologia più grave, è possibile ricorre a un intervento di sostituzione articolare, rassicurano gli esperti. (corriere.it)