Troppo giovani per il mal di schiena
(di Antonella Sparvoli per Iodonna.it) – Consiglio per chi conosce il mal di schiena: meglio non imbottirsi di comuni farmaci antinfiammatori non steroidei. Una rassegna pubblicata su Annals of the Rheumatic Diseases dimostra che i benefici sono pochi e superati dai possibili effetti collaterali a livello gastrico.
«Gli antinfiammatori sono indicati se il dolore è comparso da poco: vanno assunti per un periodo limitato (sette-dieci giorni), sempre con un’adeguata protezione dello stomaco» precisa Marco Monticone, docente di Medicina fisica e riabilitativa all’Università di Cagliari. «Se il dolore è stabile sono, invece, raccomandati esercizi specifici di recupero posturale, del movimento e della forza. E salutari accorgimenti per sollevare pesi, spostare oggetti, stare seduti alla scrivania».
Particolare attenzione è richiesta quando il disturbo affligge gli adolescenti, il che capita più spesso di quanto si pensi, come rivela uno studio su Jama Pediatrics: la lombalgia colpisce quasi due ragazzi su dieci, mentre solo il sette per cento chiede aiuto al medico. «La maggior parte dei mal di schiena in età evolutiva dipende dalla sedentarietà. Attenti, però, a quelli che persistono, nonostante sport e movimento: serve allora una visita specialistica per escludere deformità vertebrali, come scoliosi e dorso curvo, o problemi di accrescimento delle vertebre, e per avere indicazioni terapeutiche mirate».