Foot roller e fascite plantare, quattro esercizi per la salute del piede
Chi soffre di fascite plantare può trovare sollievo massaggiando la pianta del piede. Come? Grazie al foot roller, un piccolo cilindro acquistabile nei negozi di articoli sportivi e per la fisioterapia che viene fatto scorrere sotto il piede pochi minuti al giorno per il rilascio muscolare. Ma il foot roller può rivelarsi utile anche per chi vuole prevenire questa condizione. Ne parliamo con la dottoressa Lara Castagnetti, osteopata e specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa di Humanitas.
La fascite plantare è uno dei disturbi più comuni a carico del piede
È un’infiammazione della fascia plantare, il tessuto fibroso che unisce il tallone all’avampiede. La fascia, oltre a fare da supporto, assorbe gli shock che si scaricano sul piede. Ecco perché movimenti ripetitivi come la corsa possono causare questo disturbo. Anche particolari condizioni anatomiche del piede, come il piede piatto, possono favorirne l’insorgenza.
Il dolore spesso si concentra proprio all’altezza del calcagno e per lenirlo si può utilizzare il foot roller. Ecco quattro esercizi da svolgere con questo strumento (per il primo e il terzo si può usare anche una pallina da tennis):
- «Seduti si poggia la pianta del piede nudo sul foot roller; lo si fa scorrere per 3-5 minuti lungo la fascia dall’avampiede al tallone. L’esercizio può essere svolto per due o tre volte al giorno, in particolare appena svegli, prima di alzarsi e camminare. È in questo momento, infatti, che il dolore è più intenso», ricorda la dottoressa Castagnetti. «Questo esercizio può essere praticato anche da chi non è colpito dalla fascite e vuole solo massaggiare il piede per prevenire questo disturbo. Lo consigliamo in particolare a chi fa running, proprio dopo aver corso»;
- «Solo per chi già è stato colpito dalla fascite, suggeriamo di raffreddare il foot roller e poggiare il piede nudo. In questo modo si sfrutta l’azione analgesica del freddo contro l’infiammazione della fascia»;
Non dimenticare lo stretching per i polpacci
- «Da seduti si tiene la pianta del piede per terra e si poggiano l’alluce e le altre dita sul foot roller. Facendo pressione sull’alluce per una decina di secondi si fa stretching. Per rendere più efficace l’esercizio si può cercare di sollevare il tallone. L’indicazione è di farlo per due o tre volte al giorno, soprattutto al risveglio, e anche in questo caso in chiave preventiva», sottolinea la specialista;
- «L’ultimo esercizio è utile per il rinforzo muscolare della fascia plantare, e non solo per un individuo già interessato dalla fascite. È un esercizio di prensione, ovvero bisogna cercare di prendere e sollevare con le dita dei piedi il piccolo cilindro».
A questi esercizi vanno aggiunti quelli per il soleo, il muscolo del polpaccio che si inserisce sul tendine d’Achille, e per il tendine stesso. Ad esempio, appoggiati al muro o su una sedia, si porta la gamba da “stirare” indietro, con entrambe le ginocchia piegate; bisogna piegarsi leggermente in avanti per avvertire lo stretching. (Humanitasalute)