Esercitare l’anca per curare l’artrosi al ginocchio

«Chi ha l’artrosi al ginocchio dovrebbe fare esercizi specifici per l’anca». La proposta, apparentemente stravagante, arriva da Laura Thorp, ricercatrice della Rush University negli Stati Uniti che sta cercando di mettere a punto una serie di movimenti «speciali» con l’intento di ridurre il dolore dei pazienti con artrosi al ginocchio e, soprattutto, fermare la malattia.

POSTURA – La Thorp sta arruolando pazienti con artrosi lieve o moderata per verificare la sua ipotesi. Che parte da un presupposto tutt’altro che bizzarro: «Ogni volta che muoviamo un passo sul ginocchio si applica un carico, o meglio una forza – spiega la ricercatrice –. L’entità del carico dipende non solo dal nostro peso corporeo, ma anche da come camminiamo e dall’allineamento delle gambe. Perciò se riuscissimo a modificare la postura dei pazienti con artrosi potremmo ridurre il carico e quindi alleviare il dolore. Non solo, speriamo di poter addirittura prevenire l’avanzamento della malattia: al momento non ci sono cure in grado di bloccarne la progressione, fatta eccezione per la sostituzione dell’articolazione». Attualmente la Thorp sta analizzando la tipologia di movimento dei pazienti che sta coinvolgendo nel suo studio, misurando il carico applicato alle ginocchia e valutandole con i raggi X. Poi ciascuno sarà sottoposto a un ciclo di quattro settimane di esercizi per l’anca.

ESERCIZI – Si tratta di movimenti focalizzati a rafforzare i muscoli abduttori dell’anca, ad esempio il gluteo medio che aiuta a stabilizzare la pelvi mentre camminiamo. In chi ha l’artrosi gli abduttori tendono a essere deboli: di conseguenza la pelvi tende a inclinarsi verso la gamba che mettiamo avanti durante il cammino, invece di rimanere in linea col corpo. Tutto ciò modifica l’allineamento delle gambe e aumenta il carico sul ginocchio, peggiorando le condizioni dei pazienti. L’intento della ricercatrice statunitense è verificare se il potenziamento dei muscoli adduttori possa davvero risolvere l’artrosi: dopo le prime quattro settimane i partecipanti saranno di nuovo visitati per capire se dolore e carico sul ginocchio siano effettivamente diminuiti, poi per altre 4 settimane i pazienti faranno gli esercizi a casa per verificare se le modificazioni di postura possono essere mantenute con successo nel lungo termine. «Gli esercizi pensati per i malati di artrosi al ginocchio finora sono sempre stati mirati a rafforzare quadricipiti e altri muscoli della coscia – dice la Thorp –. Ciò stabilizza indubbiamente l’articolazione del ginocchio, ma non fa nulla per garantire un corretto allineamento col resto della gamba o per diminuire il carico. I dati preliminari fanno supporre che con gli esercizi per l’anca il carico sul ginocchio si riduca realmente: riuscirci significherebbe eliminare uno dei fattori di rischio più importanti della progressione dell’artrosi al ginocchio». Non resta che aspettare, per sapere se l’ipotesi della ricercatrice troverà conferma nei risultati dei test clinici. (Corriere.it)