Edema da calore eccessivo: ecco cosa fare
Quando le temperature esterne vanno oltre i 32-35 gradi, l’alta umidità impedisce la regolare sudorazione e i gradi percepiti in casa superano quelli dell’ambiente esterno a causa di locali poco ventilati, tetti o solai non ben isolati, bisogna stare attenti alle reazioni che potrebbe avere il nostro corpo. Anche senza una diretta esposizione ai raggi del sole, infatti, l’alta temperatura può essere da sola una possibile causa di disturbi. Tra questi, il più frequente è l’edema da calore.
Il disturbo
L’edema è un accumulo di liquidi sugli arti inferiori che si manifesta con un gonfiore. Può essere legato a una vasodilatazione periferica prolungata, causata appunto dalle alte temperature e dal caldo che, si sa, favoriscono la dilatazione venosa. Un senso di pesantezza e gonfiore alle gambe è il chiaro sintomo di edema da calore: di seguito i rimedi stilati da Regione Lombardia nei suoi opuscoli destinati all’ermegenza caldo.
Liberarsi dai vestiti e dalle calzature troppo strette. Successivamente, sdraiarsi e tenere le gambe sollevate, più alte rispetto alla testa, e poi dormire con un cuscino sotto i piedi. Se siete in viaggio con la macchina fate soste frequenti, se invece siete in aereo o in treno, passeggiate ogni tanto nei corridoi. Al mare, invece, concedetevi lunghe camminate nell’acqua.
Non bevete alcolici. L’alcol è un fattore di rischio dell’insufficienza venosa perché danneggia la normale circolazione. In che modo? Promuove il deposito di grassi sulle pareti dei vasi sanguigni, che diventano rigide e meno toniche, stimola il rilascio degli ormoni dello stress, che ostacolano ulteriormente la circolazione e, infine, fa sì che i muscoli dei vasi sanguigni si contraggano in modo eccessivo. (ok salute e benessere)