Covid. In campo altri 270mila (potenziali) vaccinatori. Intesa Governo, Regioni e Ordini Tsrm Pstrp, Biologi e Ostetriche
Dopo i medici di famiglia, gli specializzandi e le farmacie arrivano anche il coinvolgimento di altre categorie professionali nella campagna nazionale di vaccinazione contro il Covid. A entrare in attività sono infatti (potenzialmente) anche i circa 200mila iscritti alla Federazione Tsrm Pstrp (tecnici di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione), i 50mila biologi e le 20mila ostetriche.
L’annuncio l’ha dato il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga che ha reso note le firme ai tre protocolli di intesa tra Governo, Regioni e Ordini professionali.
“In questo modo – ha detto Fedriga – si allarga la platea dei vaccinatori e sarà possibile ai biologi, dopo anamnesi da parte di un medico, inoculare le dosi nei laboratori di analisi aderenti alla campagna vaccinale.Potranno inoltre partecipare alla stessa campagna vaccinale, dopo aver frequentato lo specifico corso dell’Istituto Superiore di Sanità, anche i tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, e le ostetriche nelle sedi di somministrazione individuate dalle Regioni e dalle Province autonome”.
“Nei protocolli è previsto l’impegno del Governo allo stanziamento delle risorse necessarie. Un’ulteriore dimostrazione della collaborazione Stato-Regioni-professioni per far procedere speditamente la campagna vaccinale, Un passo in avanti – conclude Fedriga – che si aggiunge all’accordo quadro con le farmacie e ai protocolli firmati in precedenza per il coinvolgimento, fra gli altri, dei medici di medicina, dei pediatri di libera scelta e dei medici specializzandi”.
Il Protocollo di intesa FNO Tsrm Pstrp
Nel protocollo è previsto che i professionisti sanitari iscritti agli Albi degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione partecipano, all’interno dell’equipe vaccinale, alle attività di somministrazione dei vaccini contro il SARS-CoV-2 su base volontaria ed in base alle specifiche modalità organizzative e alle caratteristiche territoriali nonché alle modalità concrete di vaccinazione della popolazione individuata”.
Per abilitarsi i professionisti dovranno frequentare il Corso ISS ID 1741720 “Campagna vaccinale Covid-19: la somministrazione in sicurezza del vaccino anti SARS-CoV-2/Covid-19 che sarà esteso oltre la data di scadenza prevista e implementato con uno specifico modulo in FAD, relativo a specifiche competenze dei professionisti medesimi, anche con riguardo all’attività di inoculazione vaccinale”.
Saranno in ogni caso le Regioni a reclutare eventualmente il personale.
Al fine di accelerare la campagna nazionale di vaccinazione e di assicurare un servizio rapido e capillare nell’attività di profilassi vaccinale della popolazione, per il personale del Servizio sanitario nazionale appartenente alle professioni sanitarie dei tecnici sanitari di radiologia medica, alle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, il Governo poi si impegna ad adottare norme volte a consentire a tali professionisti sanitari di aderire all’attività di somministrazione dei vaccini al di fuori dell’orario di servizio, senza incorrere nelle incompatibilità previste dalla normativa vigente.
Ai professionisti saranno corrisposti emolumenti per l’attività lavorativa di somministrazione vaccinale contro il SARSCOV-2 pari a 6,16 euro a inoculazione- La remunerazione delle prestazioni rese dai suddetti professionisti sanitari renderà necessario un finanziamento aggiuntivo ad integrazione del fondo sanitario nazionale. Il finanziamento sarà progressivamente definito sulla base dell’andamento della campagna vaccinale.
Il protocollo dei Biologi
L’accordo stabilisce che gli iscritti all’Onb potranno inoculare le dosi vaccinali all’interno dei centri preposti e previa partecipazione a un corso di formazione specifico, organizzato dall’Istituto superiore di sanità.
«Ringrazio tutte le istituzioni politiche e burocratiche del nostro Paese che hanno collaborato alla realizzazione di questo protocollo – afferma D’Anna -. I biologi, che per statuto e vocazione sono al servizio della vita, potranno contribuire ulteriormente alla tutela della salute dei cittadini e proseguire la battaglia contro il Covid-19 intrapresa lo scorso anno».
La partecipazione dei biologi alla campagna di immunizzazione della popolazione sarà su base volontaria e la propria adesione andrà manifestata attraverso una specifica modulistica che sarà disponibile nell’Area riservata “My Onb” in tempi brevi, unitamente al documento integrale del protocollo d’intesa sottoscritto e ai dettagli sul corso di formazione obbligatoria da seguire.