Colto da malore in mezzo al traffico: infermiere passa per caso e lo salva
(di Maria Rosa Di Termine per La Nazione) – Si è sentito male mentre guidava l’auto. Un uomo di 67 anni di Terranuova è stato salvato dal provvidenziale e tempestivo intervento di un infermiere di passaggio. Si sono vissuti attimi di paura sabato sera attorno alle 23 sul ponte sull’Arno, che congiunge Montevarchi con la città di Poggio Bracciolini. Il pensionato era al volante quando ha avvertito un improvviso malore ed ha perso conoscenza.
Quell’auto che si è fermata di colpo nel mezzo della carreggiata ha attirato l’attenzione di un passante che ha subito dato l’allarme. In diversi sono scesi dalle macchine per capire cosa stava accadendo e fortuna ha voluto che tra loro ci fosse anche un infermiere che si è reso conto della gravità della situazione ed ha immediatamente iniziato le manovre per rianimare il valdarnese.
Decisivo IL suo ruolo per strapparlo alla morte anche perchè in caso di attacco cardiaco la tempestività dei soccorsi è fondamentale. Nel frattempo era già stato chiamato il 118 e l’equipe sanitaria, arrivata sul posto con automedica e ambulanza nel giro di pochi minuti, ha completato il lavoro del collega, defibrillando il paziente che si è ripreso.
Una volta stabilizzato ne è stato disposto il trasferimento nel reparto di emodinamica dell’ospedale San Donato di Arezzo dov’è ricoverato in codice rosso. Per agevolare le operazioni dei soccorritori una pattuglia della Polizia ha provveduto a bloccare il traffico nella zona.
In Valdarno è l’ennesimo episodio in cui una persona riesce a sopravvivere in emergenze del genere grazie all’opera efficace di familiari, semplici cittadini e soccorritori di professione. Basta sfogliare le cronache recenti per evocare simili vicende a lieto fine: a Terranuova un altro infermiere, Cesare Rogai poi premiato con la Croce di Cavaliere della Presidenza della Repubblica, salvò un anziano colpito da infarto nel distretto socio-sanitario; ad Ambra, Levane, in una rivendita materiali edili di Montevarchi e a San Giovanni, solo per citarne alcune.
Quanto accaduto l’altra notte conferma l’importanza della formazione nel primo soccorso tra la popolazione ad ogni livello. Una conoscenza adeguata delle pratiche salva-vita infatti è indispensabile e, come sottolinea incessantemente Massimo Mandò, responsabile del Dipartimento di Emergenza-Urgenza della Asl Toscana sud est, insieme alla rete sempre più capillare dei defibrillatori in capoluoghi e frazioni, contribuisce a rendere la vallata all’avanguardia in ambito nazionale.
stato trasportato in emodinamica al San Donato di Arezzo in codice rosso. Ricoverato, ancora grave ma vivo.