Bonus 600 euro Inps, oggi il via alle domande. Sito bloccato, “scambi di persona” tra gli utenti
Partenza da incubo per il bonus da 600 euro destinato ai lavoratori autonomi. Da oggi è possibile presentare le domande attraverso il sito dell’Inps, ma l’accesso al portale dell’istituto di previdenza risulta difficile fin dalle prime ore della mattina e diversi utenti hanno segnalato di avere avuto accesso a dati personali diversi dai propri entrando nell’area riservata.
Le difficoltà si sono registrate fin dalla sera del 31 marzo. Dall’una di notte alle 8.30 circa, abbiamo ricevuto 300mila domande regolari. Adesso stiamo ricevendo 100 domande al secondo. Una cosa mai vista sui sistemi dell’Inps che stanno reggendo, sebbene gli intasamenti sono inevitabili con questi numeri”, ha detto il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, all’Ansa.
Rassicurazioni che però si scontrano con quanto viene segnalato da molti utenti, che oltre a una generalizzata impasse sul portale, dalle 10.30 circa lamentano anche “scambi di persona” con accessi che risultano effettuati con nomi diversi da quelli reali dei richiedenti. Diverse le segnalazioni arrivate in questo senso anche a Repubblica. Il sito – scrive Roberto S. – “fa accedere a pagine personali di contribuenti random, senza chiedere password e mostrando dati personali”. “Nel tentativo di accedere al portale myinps sono rimasta esterrefatta nello scoprire che, dopo aver inserito le mie credenziali, ho acceduto al portale di altri utenti”, scrive Laura B. Vincenzo T., da Napoli, lamenta lo stesso problema. Il sito dell’Inps, scrive, “fornisce informazioni riservate e dati sensibili di altri utenti”. Intorno alle 12, tentando l’accesso nell’area riservata, si viene indirizzati correttamente verso la propria anagrafica.
Un “buco” nei sistemi che però secondo l’Inps è durato cinque minuti. Il disguido – ha detto la vice presidente Maria Luisa Gnecchi – “è una cosa gravissima che non deve succedere” e “sarà oggetto di verifica”. Gnecchi ha detto comunque che nessuno perderà il sussidio e che se le risorse dovessero esaurirsi saranno rifinanziate. Nessuno, ha detto, “resterà senza bonus. Cerchiamo di collaborare”
Lo stesso Tridico ha invitato gli utenti a non riversarsi sul portale: “Non c’è fretta. Le domande possono essere fatte per tutto il periodo della crisi, anche perché il Governo sta varando un nuovo provvedimento sia per rifinanziare le attuali misure sia per altre”. Dichiarazioni in contrasto con quanto apparso brevemente ieri sul sito, circa l’accettazione delle domande in ordine cronologico in assenza di un criterio di riparto dei fondi (3 miliardi) qualora non bastassero per tutti.
Inoltre, a una prova effettuata da Repubblica di prima mattina, il 1° aprile, la difficoltà di “caricare” il portale era evidente. E anche una volta effettuato l’accesso al servizio, un avviso indicava che sarebbe stato “disponibile a breve”.
Soltanto dopo svariati tentativi, ci segnalano alcuni utenti, è stato possibile procedere ai passaggi successivi della domanda.
Bonus 600 euro partite Iva, come presentare la domanda
La domanda per il bonus autonomi deve essere presentata sul sito dell’Inps accedendo tramite lo Spid o il Pin semplificato che si può chiedere proprio per queste richieste: una procedura accelerata per ottenere il condice d’accesso, che solitamente si richiede online ma deve esser completato tramite una successiva comunicazione cartacea. In alternativa, si può usare il Contact center – numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente), oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori – o i patronati.
Bonus 600 euro paritite Iva, chi può richiederlo
Sono interessati all’indennità di 600 euro – introdotta dal cosiddetto decreto Cura Italia – i lavoratori autonomi (commercianti, artigiani e coltivatori diretti), i liberi professionisti non iscritti a casse di previdenza obbligatoria, i collaboratori coordinati e continuativi, i lavoratori stagionali e quelli dello spettacolo. Secondo le stime si tratta di una platea di 5 milioni di persone.
Bonus 600 euro, limite per i lavoratori dello spettacolo
Potranno chiedere l’indennità anche i lavoratori dello spettacolo purché abbiano versato nel 2019 almeno 30 contributi giornalieri e non abbiano avuto un reddito superiore a 50.000 euro. Questi lavoratori non devono essere titolari di rapporto di lavoro dipendente al 17 marzo per chiedere l’indennità. Per quel che riguarda gli stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, devono aver cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 e – alla data del 17 marzo 2020 – non avere alcun rapporto di lavoro dipendente.
Bonus e altri sussidi
l’Inps ricorda che queste indennità non sono cumulabili e che sono incompatibili non solo con la pensione ma anche con il reddito di cittadinanza, la cosiddetta Ape sociale e con l’assegno ordinario di invalidità.
L’indennità è invece cumulabile con la Naspi per i lavoratori dello spettacolo e per quelli stagionali. Il bonus è cumulabile anche con le erogazioni monetarie derivanti da borse lavoro, stage e tirocini.
L’indennità da 600 euro non è l’unico servizio legato al Cura Italia che l’Inps deve attivare in queste ore. Sono infatti partite anche le domande per fare richiesta del congedo parentale straordinario da 15 giorni per i genitori di bimbi fino a 12 anni (con stipendio al 50%) e quelle per ottenere il voucher da 600 euro (1.000 per il personale sanitario e delle forze di polizia) per il pagamento di baby sitter. Una simulazione di domanda su quest’ultimo, questa mattina, al di là delle difficoltà di connessione sopra menzionate è andata in porto fino alla richiesta effettiva del servizio.
[Fonte https://www.repubblica.it/economia/2020/04/01/news/inps_oggi_il_via_alle_domande_per_bonus_600_euro_e_voucher_babysitter-252840237/ ]