L’uomo del futuro curvo e con il pollice storto: l’involuzione umana colpa della dipendenza da smartphone
(di Simone Pierini per Leggo) – Dall’Austrolopiteco all’Homo Habilis, dall’Homo Erectus all’Homo di Neanderthal fino all’Homo Sapiens. Sin dal principio della vita si è parlato di evoluzione dell’uomo. Da piccolo e curvo a quello che oggi è l’essere umano, con tutti i suoi difetti. Guardando però il risultato di uno studio portato a termine da una società di telecomunicazioni, la TollFreeForwarding, per l’uomo del futuro sembra si dovrà parlare di involuzione umana. Avvolto su se stesso, curvo, con la gobba. Il cervello più piccolo, le mani e il pollice in posizione anomala. E infine la doppia palpebra. La responsabile di questo passo indietro sarebbe la tecnologia. O meglio, la dipendenza da smartphone e computer.
Perché se è innegabile come le nuove tecnologie aiutino molto le persone nella vita di tutti i giorni è anche vero che l’uso che ne viene fatto è spesso e volentiere un abuso. È su questo aspetto che si sono concentrati alcuni scienziati che hanno analizzato gli effetti negativi sulla nostra salute determinati dai dispositivi elettronici come i telefoni cellulari. La TollFreeForwarding ha creato un modello di rappresentazione del corpobasato su quel tipo di studi. E le immagini non possono che spaventarci. Le caratteristiche fisiche dell’essere umano ossessionato dalle tecnologie potrebbero davvero evolversi al contrario.
Secondo gli esperti, l’uso regolare di dispositivi come gli smartphone e il lavoro costante davanti allo schermo di un computer hanno un impatto significativo sul modo in cui le persone siedono e posizionano il loro corpo. «Trascorrere ore a guardare in basso verso lo schermo del telefono può portare alla deformazione del collo e della spina dorsale. E ne risentirebbe anche l’equilibrio. Come risultato, i muscoli del collo sono costretti a uno sforzo extra per tenere la testa». Sono le parole di Caleb Backe, esperto di salute e benessere, riportate all’interno dello studio.
Inoltre, aggiunge Backe, «il cranio dell’essere umano del futuro si “addenserà” per proteggere il cervello dalle radiazioni a radio frequenza emesse dai cellulari». Allo stesso tempo, secondo una teoria scientifica che afferma come uno stile di vita sedentario stia riducendo la capacità cerebrale delle persone, il modello indica che il volume del cervello diminuirà. In sostanza la nostra testa potrebbe rimpicciolirsi.
Nella rappresentazione grafica di questo uomo del futuro, che è chiamato Mindy e porta le sembianze di una donna, si può anche vedere la posizione insolita assunta dalla mano, come se le sue dita stessero tenendo un telefono. E il gomito posizionato con un angolo di 90 gradi.
Una caratteristica finale a spiccare in questo modello è la presenza di una seconda palpebra che proteggerebbe gli occhi dall’eccessiva luce emessa dai dispositivi elettronici. «Gli esseri umani potrebbero sviluppare una palpebra interna più grande per evitare l’esposizione a luce eccessiva», afferma Kasun Ratnayake, scienziato dell’Università di Toledo (USA).