Epatite per 19 talassemici, nuovo caso di malasanità? Quattro indagati
Nuovo allarme di malasanità, questa volta a Sciacca, all’ospedale “Giovanni Paolo II”. Epatite per 19 talassemici, spuntano quattro indagati. Si tratta di un medico e tre infermieri, ritenuti responsabili dei contagi. Secondo quanto ricostruito da La Repubblica, nel 2016 a dei pazienti talassemici fu diagnosticato il virus dell’epatite C. Il sospetto è che il contagio fu a causa di alcuni aghi infetti. Per la vicenda è stato allontanato il primario del reparto che denunciò l’accaduto. Ma, il nuovo direttore generale Giorgio Santocito annuncia il reintegro: “Nei prossimi giorni gli conferirò un nuovo incarico”. I donatori sono stati tutti ricontrollati è nessuno di loro è risultato infetto.
“Ciò consente anche di evidenziare l’elevato grado di sicurezza trasfusionale conseguito” questo uno dei passaggi del verbale ministeriale. Ai presunti responsabili un mese fa sono stati recapitati – dalla Procura della Repubblica di Sciacca – i primi avvisi di garanzia sia per il medico che per i tre infermieri. Tutti hanno continuato a lavorare nello stesso reparto. Il primario che denunciò tutto, nel frattempo, è stato scagionato.
“Nei prossimi giorni – ha fatto sapere il manager Santocito – assegnerò a Buscemi un nuovo incarico, non so ancora se nel reparto di Sciacca”. Chi, ad oggi, resta al proprio posto sono i quattro indagati. (Agrigentonotizie)