Uova fresche ritirate dal mercato, in alcune anche presenza di salmonella
(di Sara Gatto per NotizieOra) – Varie marche di uova fresche sono state richiamate dal Ministero della Salute. In alcune produzioni è stata riscontrata anche la presenza di salmonella.
Uova fresche in guscio scadute
Il richiamo, effettuato in data 8/10, riguarda le uova fresche in guscio a marchio Ovo Fucens. Il motivo della revoca è la scadenza del prodotto. Le uova (lotto di produzione: FMC dal 11/9 al 07/10/18), infatti, erano già scadute da un giorno quando il richiamo è stato presentato.
Uova fresche da allevamento a terra
Sempre in data 8/10 è stato presentato un altro richiamo. Anche questo riguarda le uova fresche, stavolta daallevamento a terra.
In questo caso, però, il rischio è microbiologico. Gli ultimi avvisi apparsi sul sito del Ministero della Salute riguardano tre lotti di uova di gallina fresche da allevamento a terra, prodotte dall’Azienda Agricola Bosi Luigi, vendute in confezioni da sei unità con date di scadenza 31/10/2018, 01/11/2018 e 02/11/2018. Il marchio di identificazione dello stabilimento è IT X8HOM CE, mentre “Azienda Agricola Bosi Luigi Di Bosi Costanza” è il nome del produttore.
Le uova sono state prodotte nello stabilimento di Corfinio, in provincia di L’Aquila. Motivo del richiamo è la presenza di salmonella enteritidis. Come sempre in questi casi, si raccomanda, a scopo precauzionale, di non consumare il prodotto oggetto del richiamo e di riportarle al punto vendita dove sono state acquistate.
Cos’è la salmonella? Si può curare?
L’infezione da salmonella è un batterio che può causare infezioni gastrointestinali e si trasmette attraverso il cibo.
In natura ne esistono oltre 2 mila varianti. Quelle più diffuse nell’uomo sono S. enteritidis, ritrovata nelle uova, e S. typhimurium.
L’infezione da salmonella (salmonellosi) può causare solitamente nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, perdita dell’appetito, mal di testa e febbre. In genere i sintomi si manifestano dopo 12-36 ore e possono persistere anche per una settimana. Per confermare la diagnosi basta un’analisi delle feci.
Solo in situazioni critiche è necessario un ricovero in ospedale, durante il quale verranno probabilmente somministrati degli antibiotici. Nel resto dei casi, la salmonellosi non si cura con i farmaci. Gli antibiotici, infatti, sono sconsigliati perché potrebbero aumentare la persistenza dei batteri nelle feci e indurre resistenza.