Tendinite da tastiera, l’importanza della postura al PC
Dita che cliccano, che toccano gli schermi, che scorrono sulla tastiera. Ormai sono in pochi a non passare molte ore con le mani impegnate con gli strumenti tecnologici come smartphone, e Pc. E per alcuni l’utilizzo continuo dei dispositivi hi tech potrebbe essere più rischioso di altri «facendo emergere dei disturbi latenti come una tendinite del polso o delle dita, un quadro che riscontriamo soprattutto fra i giovani che scrivono su tastiere di ridotte dimensioni o che giocano a lungo ai videogame», aggiunge il dottor Alberto Lazzerini, Responsabile della Unità Operativa di Chirurgia della mano di Humanitas. I rimedi però ci sono e, a volte, può essere sufficiente correggere la postura alla scrivania.
Dita e polso
Nella letteratura scientifica si parla da anni di “pollice da smartphone” per indicare il dolore a carico del primo dito riconducibile all’utilizzo della tecnologia. È una dicitura gergale per riferirsi a una forma di tendinite: «Si tratta di una condizione non causata direttamente dalla tecnologia ma favorita da un suo utilizzo estensivo. La tendinite dei flessori può evolvere infati in quella condizione nota comunemente come “dito a scatto”, ovvero la tenosinovite stenosante caratterizzata da infiammazione cronica dei tendini delle dita e della guaina che li ricopre», sottolinea il dottor Lazzerini.
L’overdose di tecnologia potrebbe far affiorare anche i sintomi delle due principali sindromi da compressione di nervi: quella del tunnel carpale e quella del canale cubitale. Anche in questi casi, però, non si tratta di un rapporto causa/effetto: «Così come il dormire in una posizione scomoda può far emergere l’intorpidimento o il formicolio tipici della sindrome del tunnel carpale, anche l’utilizzo del mousepotrebbe avere lo stesso effetto», ricorda l’esperto. «E, ancora, tenere per molte ore, tutti i giorni, il braccio piegato per accostare il telefono all’orecchio potrebbe causare una tensione al nervo ulnare nei soggetti che presentano un canale cubitale più stretto del livello fisiologico».
I rimedi
L’utilizzo della tecnologia può dunque lasciare in eredità la comparsa di dolori crampiformi a dita, polso, avambraccio e l’indolenzimento muscolare. Che fare per contenere questo rischio? «Il primo passo è quello di ridurre lo stress che l’utilizzo dei devices tecnologici provoca a mano e polso. È bene osservare delle pause o anche semplicemente modificare la postura quando si sta seduti davanti al Pc: molte tendiniti del polso si risolvono semplicemente alzando o abbassando la sedia».
«Ancora, potrebbe essere vantaggioso servirsi di mouse con la rotella oppure evitare di posizionare questo strumento davanti alla tastiera ma di tenerlo sempre al lato. E se dovesse essere necessario – conclude il dottor Lazzerini – è utile il ricorso alla terapia farmacologica con antinfiammatori e la fisioterapia». (Humanitasalute)