Ernia del disco e corsa: tutto quello che nessuno vi ha mai detto
(di Giovanni Cremonte per Gazzetta.it) – Non è detto che questo evento sia doloroso, infatti in alcuni casi non provoca alcun sintomo, ma in altri può essere davvero debilitante, per esempio può succedere che vi sia una compressione radicolare del nervo sciatico. In questo caso il dolore può essere localizzato sul gluteo e irradiato fino sotto il piede o può irradiarsi anteriormente fino al ginocchio provocando a volte anche spasmi, formicolio e parestesia (insensibilità).
Per un runner correre con l’ernia discale può essere controindicato, quindi è sempre bene consultare un ortopedico o un fisiatra che può accertare attraverso una risonanza magnetica l’entità del problema.
Ecco alcuni consigli da seguire come prevenzione e per continuare a muovervi evitando di procurare ulteriori danni:
- allungare i muscoli della schiena prima e dopo la corsa (sdraiati in posizione supina, portare le ginocchia al petto alternandole contando fino al 30). Mantenere sempre una buona elasticità per evitare che si formino contratture, se i muscoli sono contratti possono causare una postura scorretta. E’ bene lavorare affiancati da un fisioterapista per svolgere al meglio gli esercizi riabilitativi.
- Mantenere sempre una buona tonicità per stabilizzare il tronco con esercizi tipo “a ponte”: a terra in posizione supina flettere le ginocchia e sollevare il bacino contraendo glutei e muscoli lombari. Mantenere la posizione 15-20 secondi per 8-10 ripetizioni
- E’ importante concentrarsi sul rafforzamento dei muscoli addominali: 8-10 ripetizioni in posizione supina, ginocchia flesse, portare le mani sulle ginocchia sollevando leggermente la testa dal pavimento. Mantenere la posizione alcuni secondi.
- Correre in piscina con acqua possibilmente all’altezza dei quadricipiti. Con questo esercizio si evita il brusco impatto con il terreno che si ripercuote su tutta la colonna.
- L’ernia è una sorta di cuscinetto ammortizzante tra le vertebre. Una volta espulsa l’ernia, la colonna perde la sua normale caratteristica di attutire le ripercussioni provocate dagli appoggi. Quindi è importante indossare scarpe particolarmente ammortizzate per evitare ulteriori complicanze alla colonna.
Da evitare:
- sollevare pesi o praticare esercizi in palestra alle macchine senza l’attenta supervisione di un trainer
- torsioni e flessioni del busto e tutti gli esercizi che richiedono torsioni (anche addominali)
- la corsa in discesa, step e gradini. Limitare il più possibile i chilometri su asfalto
- borse della spesa eccessivamente pesanti, bilanciare sempre eventuali pesi con entrambi gli arti
- calzature troppo basse (esempio mocassini, infradito…), le scarpe da running tipo A1 e A2 e le scarpe chiodate
Fisioterapia, massaggi leggeri e tecarterapia risultano essere un ottimo rimedio sia in fase acuta che cronica. Un’ernia non è una patologia banale, ma non è nemmeno una tragedia e soprattutto non dovete permetterle di togliervi il piacere della corsa. Ho seguito numerosi runner che, superata la fase acuta, con un buon programma riabilitativo sono tornati a correre con soddisfazione anche la maratona.