Se il calcio isola i tendini il dolore arriva di notte
La tendinosi calcifica è una tendinopatia degenerativa caratterizzata dal deposito localizzato di sali di calcio che produce dolore alla spalla. Il calcio è molto irritante per i tendini in generale e per la spalla in particolare. Il deposito di calcio, connesso allo stimolo infiammatorio, determina un rigonfiamento del tendine. È proprio a causa di tale rigonfiamento che, quando si eleva il braccio sopra la testa, si verifica una compressione del tendine sotto l’acromion.
MOTIVI – La tendinosi calcifica può verificarsi per due motivi: nel primo caso le cellule tendinee possono trasformarsi in cellule produttrici di calcio per un processo che si chiama “metaplasia”; nel secondo caso il tessuto tendineo degenera a causa dell’invecchiamento e dell’usura, e successivamente calcifica (calcificazione degenerativa). Nel primo caso, il deposito di calcio si trova nel contesto del tendine; nel secondo, in corrispondenza dell’inserzione del tendine sull’omero. Gli studi epidemiologici hanno dimostrato che la tendinopatia colpisce solitamente individui di età superiore ai 40 anni anche se la fascia di età maggiormente colpita si colloca tra i 30 e i 50. Le donne di razza bianca sono colpite più frequentemente rispetto agli uomini. Spesso sono proprio le lavoratrici domestiche ad esserne maggiormente colpite. Interessante anche notare che la calcificazione isolata si presenta abitualmente in soggetti anziani con età media di 65-66 anni e di sesso femminile.
STADI – Clinicamente la patologia evolve attraverso tre stadi: acuto, sub-acuto, cronico. Il dolore acuto, che è dovuto alla pressione esercitata dalla calcificazione all’interno del tendine e successivamente determinato dal sopraggiungere della rigidità della spalla, può accentuarsi durante la notte e coinvolgere il capo lungo del bicipite. Il dolore viene percepito in corrispondenza della faccia anteriore o laterale della spalla, non si irradia oltre il gomito e non si estende al collo e si acuisce durante il sollevamento del braccio. Generalmente la mobilità della spalla è ridotta. È importante rilevare che il dolore si manifesta con andamento anche notturno, indipendentemente dal movimento. La maggior parte dei pazienti può essere trattata senza intervento chirurgico riacquistando la funzione della spalla con scomparsa del dolore in 2-3 settimane con anti-infiammatori per via orale e fisioterapia. Altro farmaco molto importante è lo steroide (cortisone) per via infiltrativa nella spalla. Sia le infiltrazioni sia i farmaci sono utili per il dolore, ma non vi è alcuna prova che possono accelerare il processo di riassorbimento del calcio. Nelle fasi acute si può prendere in considerazione la possibilità del lavaggio ecografico della calcificazione per velocizzare il riassorbimento. Quando il trattamento conservativo non produce il miglioramento previsto o si dovesse evidenzire una lesione tendinea ecco che può essere necessario l’intervento chirurgico per risolvere il dolore. Di solito viene utilizzata la chirurgia artroscopica per rimuovere i depositi di calcio che ha successo nella maggior parte dei pazienti.
[Fonte http://www.iltempo.it/salute/2015/10/10/news/se-il-calcio-isola-i-tendini-il-dolore-arriva-di-notte-990311/]