Stenosi vertebrale: come evitare l’ operazione
Quando il canale spinale si restringe, c’è meno spazio per i nervi di espandersi e di muoversi liberamente. Di conseguenza, possono diventare gonfi e infiammati, provocando mal di schiena, crampi, intorpidimento o debolezza nelle gambe, schiena, collo o braccia. Da lievi a moderati i sintomi possono essere alleviati con i farmaci, fisioterapia e iniezioni alla schiena. Sintomi gravi possono richiedere un intervento chirurgico.
Per capire la stenosi vertebrale (spinale) è utile sapere come è fatta la colonna vertebrale. La colonna vertebrale è composta da 24 ossa chiamate vertebre mobili. Le vertebre sono separate da dischi che agiscono da ammortizzatori per impedire attrito tra le vertebre attrito. Nel mezzo di ogni vertebra vi è uno spazio vuoto chiamato il canale spinale che contiene il midollo spinale, nervi spinali, legamenti, grasso e vasi sanguigni. I nervi spinali escono dal canale spinale attraverso il foro intervertebrale (chiamato anche canale radice nervosa). Sia il cavo che le radici nervose sono circondati da ossa e legamenti. Alterazioni ossee possono restringere i canali del midollo spinale o dei nervi.
La Stenosi colpisce sia uomini che donne ed è più comune nei soggetti di età compresa tra i 50 e i 70 anni. Può verificarsi anche in persone più giovani che sono nati con uno stretto canale spinale o che hanno una lesione alla colonna vertebrale. La Stenosi può verificarsi lungo qualsiasi zona della colonna vertebrale (cervicale, dorsale, lombare), ma è più comune nella zona lombare che può causare dolore o intorpidimento e formicolio che inizia nei glutei e si irradia lungo la schiena e su entrambe le cosce e, a volte, nelle gambe (sciatica). Nel corso del tempo, i sintomi aumentano, riducendo la resistenza fisica. Quando si verifica il dolore per la prima volta, consultare il medico che valuterà e determinerà se il dolore provoca modifiche sostanziali allo stile di vita. Poi potrà richiedere uno o più dei seguenti esami di imaging: raggi X, risonanza magnetica, mielogramma, CT o arteriosa studio Doppler. Sulla base dei risultati, potrebbe essere indicato un neurologo, ortopedico o neurochirurgo per il trattamento.
Con l’età, le ossa subiscono alterazioni degenerative, che fanno parte del naturale processo di invecchiamento. L’osteoartrosi è la causa più comune di stenosi spinale in quanto l’imbottitura del disco tra le vertebre si asciuga e si restringe. La stenosi può essere causata anche da altre malattie degenerative come spondilosi o spondilolistesi; lesioni, fratture spinali e lussazioni; condizioni muscolo-scheletriche come l’artrite reumatoide o spondilite anchilosante; o malattie metaboliche come la malattia o fluorosi di Paget, un livello eccessivo di fluoro nel corpo.
Non ci sono farmaci o trattamenti che possano fermare o curare la stenosi spinale. Per questo la prevenzione è la miglior cura. Secondo i medici avere una corretta postura e mantenere la colonna vertebrale in allineamento sono le cose più importanti che si possono fare per la schiena. La curva lombare (parte bassa della schiena) supporta la maggior parte del peso, il suo corretto allineamento quindi può prevenire un danno alle vertebre, dischi e altre parti della colonna vertebrale. Potrebbe essere necessario apportare modifiche sulla postura del corpo attraverso la fisioterapia. L’obiettivo della fisioterapia, infatti è quello di aiutare a tornare alla piena attività il più presto possibile insegnando ad avere una buona postura, tecniche per alzarsi e camminare oltre a lavorare per rafforzare la schiena, gambe e muscoli dello stomaco.
[Fonte http://www.cno-webtv.it/stenosi-vertebrale-come-evitare-loperazione/]