Dal formaggio al cioccolato, i cibi che peggiorano il mal di testa
Se soffrite di frequenti emicranie, fate una lista di quello che avete mangiato e confrontatela con l’elenco che vi proponiamo (realizzato con la consulenza del dottor Vincenzo Tullo, neurologo e responsabile dell’Ambulatorio sulle cefalee dell’Istituto Humanitas di Milano), così da individuare ed eliminare gli alimenti, o i comportamenti, che possono aver scatenato l’attacco.
Anche se consumato con moderazione (ovvero, non oltre i 50 mg al giorno, come indicato dalle Linee Guida stilate dagli esperti del ministero della salute statunitense), l’aspartame usato come dolcificante nelle bibite dietetiche può provocare tutta una serie di spiacevoli sintomi, che spaziano dalle vertigini alla perdita di memoria, fino al mal di testa.
2.Banane mature, avocado, stuzzichini, formaggio e vino rosso
L’elemento che accomuna tutti questi cibi (alcuni, come i primi due, dagli indubbi benefici per la salute) è la tiramina, un aminoacido presente in quantità elevate anche negli alimenti stagionati (come appunto i formaggi) o in quelli conservati per lunghi periodi, ma che in genere viene digerito senza problemi. Se però l’organismo presenta un deficit di monoaminossidasi a causa di una carenza patologica o perché si assumono degli antidepressivi, cosiddetti anti MAO, allora in questi casi il consumo di alimenti con valori elevati di tiramina può causare emicranie sia in individui che ne sono già soggetti sia in persone che di solito non ne soffrono.
3.Pane
Il glutine contenuto negli prodotti alimentari a base di grano può provocare disturbi digestivi, per non parlare della celiachia: quindi per alcune persone il mal di testa che si scatena subito dopo il consumo di pane, pasta o cracker può anche essere la spia di una sensibilità al glutine. Prima di decidere di seguire una dieta gluten-free è bene quindi fare dei test.
4.Gelato
Se il primo assaggio può portare in paradiso, già il secondo può provocare un mal di testa di quelli infernali, non a caso detto “da gelato”, che però, fortunatamente, passa con la stessa velocità con cui è arrivato (e in genere ancor prima che si finisca il gelato). Questo perché quando un alimento particolarmente freddo, come appunto un gelato o una bibita ghiacciata, viene introdotto nella gola, ciò causa un restringimento di riflesso dei vasi sanguigni presenti nel palato con una successiva vasodilatazione in regione frontale mediata dal nervo trigemino, che scatena l’emicrania.
5.La cucina cinese
A finire nella lista dei cattivi (dal punto di vista alimentare) è il glutammato monosodico, un esaltatore di sapidità usato in grande quantità non solo nella cucina orientale (si pensi alla salsa di soia) ma anche nei cibi surgelati, in quelli in scatola e negli snack: più elevato è il suo contenuto e maggiore è il rischio di mal di testa improvvisi, mentre coloro che già soffrono di emicrania potrebbero avere un aggravamento dei sintomi a causa degli effetti negativi di questo additivo sui vasi sanguigni del cranio.
6.Gomma da masticare
Se masticare una gomma alla menta per qualche minuto dopo un pasto speziato non ha effetti sul mal di testa (ma ne ha di certo sull’alito), essere dei masticatori accaniti è tutta un’altra storia, perché questo movimento continuo e ripetuto fa lavorare in modo eccessivo le mandibole, provocando dolori al capo anche forti. Basta però smettere di masticare (scegliendo magari una mentina al posto della gomma) per alleviare il mal di testa cronico, come ha confermato un recente studio su una trentina di adolescenti, diciannove dei quali hanno avuto un effettivo miglioramento delle loro condizioni una volta eliminato il chewing-gum dalle loro abitudini quotidiane.
7.Salumi
Oltre alla tiramina, nel caso dei salumi il problema è dato anche dagli additivi, fra cui nitrati e nitriti (non presenti nei salumi più pregiati) che in alcuni soggetti possono aumentare il flusso sanguigno al cervello – tramite la loro trasformazione in ossido nitrico – e questo provoca l’emicrania. Non bastasse, questo tipo di mal di testa – cosiddetto “da nitrato” – non è affatto uno scherzo, perché può provocare dolore ad entrambi i lati della testa.
8.Sale
Uno studio condotto lo scorso anno ha evidenziato un legame fra l’elevata assunzione di sodio e l’insorgere del mal di testa, sebbene non sia ancora ben chiaro perché ciò avvenga. Di certo, anche se evitiamo di portare la saliera in tavola o di aggiungere altro sale al cibo che già abbiamo nel piatto, ciò non significa che siamo al riparo da possibili emicranie, perché il sodio è subdolo e può nascondersi ovunque, dal formaggio alle zuppe di verdura in scatola.
9.Cioccolato
A volte anche il piacere più sublime può provocare il mal di testa: nel caso specifico, ci riferiamo al cioccolato, la cui combinazione di caffeina, tiramida e feniletilamina (un neurotrasmettitore dagli effetti stimolanti) se per alcuni è pura estasi, per altri è invece la formula giusta per il mal di testa.
10.Digiunare
Saltare i pasti non è mai consigliabile per tante ragioni, non ultima l’emicrania. La mancanza di cibo abbassa infatti i livelli di glucosio, crea un accumulo di tensione muscolare, incide negativamente su serotonina e norepinefrina e provoca una dilatazione dei vasi sanguigni: ovvero, tutte condizioni che possono essere cause scatenanti di un gigantesco mal di testa. (Coriere.it)