H-Maps, l’app per orientarsi nel labirinto della chemioterapia
“Se sai qual è la strada, la meta è più vicina”.
Laura Rossi è una giovane radiologa che, due anni fa, si è trovata all’improvviso a combattere contro il Linfoma di Hodgkin.
Avrebbe potuto affrontare il suo percorso di cura in solitudine, invece la frequentazione dei reparti di oncologia – all’improvviso dall’altra parte della barricata – l’ha messa in contatto con un’umanità spaventata ma soprattutto dispersa, per la quale ha pensato di dover mettere a frutto le sue conoscenze mediche, ma anche comunicative.
Oltre a parlare con i compagni di lunghe attese nei corridoi dell’ospedale, a terapia ancora in corso, ha allora iniziato a lavorare su un’idea rivoluzionaria: una app basata sui metodi dell’infografica per spiegare con chiarezza ai malati a quali step andranno incontro, man mano che la terapia andrà avanti.
Una mappa che spieghi la strada, quindi, per far sentire i pazienti più vicini alla meta.
Le persone di tutte le età che si trovano ad affrontare una diagnosi di tumore scoprono innanzitutto di non sapere nulla: cosa succederà al loro corpo, nel corso delle cure, quali conseguenze dovranno sopportare, quanta parte della loro vita sarà occupata dalle terapie.
Oltre alla domanda principale, alla quale nessuno può mai rispondere con certezza (“Guarirò?”), l’elenco dei dubbi del malato è davvero infinito: c’è la paura dei cambiamenti estetici ma anche di quelli organizzativi (“Avrò la forza di uscire di casa, dopo il ciclo di chemio?”); c’è la frantumazione dell’equilibrio psicologico, legata alla paura di non farcela, ma anche di quello sociale (“Perché i miei coetanei adesso sono in spiaggia, mentre io sono in un reparto ospedaliero per l’ennesima visita?”).
Chi ha avuto occasione di frequentare i reparti di oncologia sa che i medici specialisti, attenti alle terapie e all’analisi dei valori dei malati, finiscono per sottovalutare queste domande legate al quotidiano e alle aspettative, lasciando inevitabilmente il paziente nel limbo dell’incoscienza, o delle imprecise risposte da web.
La mappa digitale inventata da Laura Rossi è quindi una sorta di Virgilio del malato oncologico: sarà lei, grazie ad una grafica semplice e comprensibile, ad aiutare i pazienti ad orientarsi nel labirinto spaventoso della malattia.
Grazie ad un approccio che prende le distanze dal pietismo (e il divertente video promozionale del progetto ne è la perfetta sintesi), il progetto si candida ad essere uno strumento di grande utilità, e di forte innovazione digitale, in quella che si spera essere soltanto una parentesi, nella vita di moltissime persone.
La App “H-Maps”, ad oggi, però, non esiste ancora.
Il progetto – che vede il forte sostegno della Clinica Universitaria Ematologica dell’Ospedale San Martino di Genova – prevede lo sviluppo sia di un supporto digitale, composto da un’applicazione per IOS e Android, ma anche di un supporto cartaceo: una locandina pieghevole per raggiungere l’utenza non digitalizzata.
Per compiere il salto di qualità dalla progettualità all’effettiva realizzazione, H-maps apre oggi una campagna crowdfunding, con l’obiettivo di 40.000 euro in 120 giorni, sulla piattaforma WithYouWeDo, promossa da Tim.
Le donazioni serviranno a sviluppare la mappa pilota che ha dato origine al progetto, e cioè quella che riguarda la prima linea di trattamento del linfoma di Hodgkin secondo il protocollo ABVD. In una fase di implementazione, inoltre, H-maps potrà poi dare origine a un numero potenzialmente infinito di mappe, declinabili in base alle esigenze dei vari reparti, delle patologie e dei protocolli di trattamento.
[Fonte http://www.wired.it/lifestyle/salute/2016/07/08/app-per-orientarsi-nel-labirinto-chemioterapia/]