Sclerosi multipla, la disabilità si può curare
La sclerosi multipla è una malattia neurologica invalidante ad andamento cronico che ha calamitato gli sforzi dei ricercatori.
I farmaci per curarla iniziano ad arrivare e finalmente si può scegliere anche tra diverse opzioni. Il sistema immunitario attacca la guaina mielinica che sostiene le fibre nervose provocando infiammazione, debolezza muscolare, disturbi della vista e altro ancora. Esordisce tra i 20 e i 40 anni, il più delle volte attacca a sorpresa e si ritira (si dice così della forma recidivante-remittente) ma può essere attiva e progredire anche in maniera silenziosa.
Il farmaco ocrelizumab ha confermato di avere un’efficacia superiore contro la sclerosi multipla recidivante-remittente e contro la sclerosi multipla primariamente progressiva, quella più grave finora considerata orfana di cure. Incoraggianti i risultati ottenuti da tre studi di fase 3, presentati dall’American Academy of Neurology a Vancouver, Canada. La molecola, secondo i report, riduce significativamente la progressione della disabilità e il danno del tessuto cerebrale.
Ocrelizumab è un anticorpo monoclonale di Roche, un traguardo che l’azienda ha inseguito e raggiunto per contribuire al miglioramento della vita delle persone con malattie croniche potenzialmente disabilitanti. Il gruppo farmaceutico di Basilea possiede oltre una dozzina di farmaci sperimentali in fase di sviluppo clinico per patologie come la sclerosi multipla, il morbo di Alzheimer, l’atrofia muscolare spinale, la malattia di Parkinson, la sindrome di Down e l’autismo.
Nel febbraio scorso la Food and Drug Administration, l’agenzia regolatoria americana, ha riconosciuto a ocrelizumab la designazione di Breakthrough Therapy, ovvero terapia promettente, fortemente innovativa e senza precedenti, per il trattamento di pazienti affetti da sclerosi multipla primariamente progressiva. Una buona notizia visto che Ocrelizumab è il primo farmaco sperimentale a ricevere questo riconoscimento nella sclerosi multipla a rapida evolutività negativa.
[Fonte http://www.quotidiano.net/cronaca/sclerosi-multipla-la-disabilità-si-può-curare-1.2105154]