Colpo della strega: perché avviene e come curarlo
La sua causa va rintracciata in uno sforzo fisico troppo intenso e mal controllato, spesso legato al lavoro. Il colpo della strega è un dolore molto acuto che parte dalla zona bassa della schiena, protraendosi verso il gluteo e irrigidendo la parte dolente. Alcune volte il fastidio è così forte da far accasciare sul pavimento chi ne viene colpito. Ma c’è anche chi, invece di rilassare la muscolatura, tende ad alzarsi di scatto, col rischio di causare lesioni sia a livello muscolare che osteoarticolare.
In termini di numeri, a soffrire di mal di schiena sono circa 15 milioni di italiani, di questi circa il 60-80 per cento accusa una lombalgia nel corso della vita.
Tutti coloro che ne hanno sofferto almeno una volta nella vita, lo ricordano come un evento piuttosto traumatico. Chi ne è colpito tende a restare immobile nella posizione in cui avviene lo strappo, avvertendo un dolore più intenso ad ogni – seppur minimo – movimento. La causa effettiva, come accennato, va ricercata in un un movimento brusco e scorretto che determina lo spostamento delle vertebre e la contrattura muscolare. In alcuni casi, però, alla base vi è la mancanza di una regolare attività e una vita sedentaria che determina un’infiammazione a muscoli e articolazioni non abituati al movimento. Colpevoli sono anche una postura non corretta, lo stare seduti per molti ore davanti al PC, un colpo di freddo improvviso o un’eccessiva aria condizionata in estate. Vi sono però anche cause fisiologiche come obesità, gravidanza e allattamento o patologiche come osteoporosi, disidratazione, degenerazioni artrosiche vertebrali, torsione della schiena, ernia del disco o spondilolistesi, una malattia che provoca lo scivolamento di una vertebra sull’altra (spesso frequente nel body building, nel golf, nei tuffi e nella ginnastica artistica). Tra i fattori scatenanti, però, si può ritrovare anche un semplice starnuto fatto in modo eccessivamente brusco.
Quando si presentano i sintomi, per capire quali sono le vertebre interessate, occorre effettuare una visita medica specialistica ed eventuali esami diagnostici prescritti (RX, TAC, RMN).
A seconda di ciò che il medico ritiene necessario, di solito vengono prescritti e utilizzati analgesici (es. paracetamolo), antinfiammatori non steroidei (es. ibuprofene e nimesulide) o antispastici per sciogliere la contrazione muscolare. Per i primi 1 o 2 giorni è consigliabile tenere una posizione comoda senza però giacervi per troppo tempo. Ogni 2-3 ore, infatti, si consiglia di fare una passeggiata o un leggero stretching per poi tornare a riposare. Possibile, inoltre, ricorrere alle cure di osteopati, chiropratici o fisioterapisti, che mettono in pratica manipolazioni e massaggi decontratturanti.
Fermo restando che occorre innanzitutto porre rimedio alla fase acuta del disturbo, esistono dei rimedi naturali per alleviare il problema. Tra questi, miscele fresche di ippocastano, olmaria ed equiseto, dalle note proprietà antinfiammatorie. Altrettanti utili salice bianco, liquirizia e artiglio del diavolo (disponibile anche in gocce). Per ridurre le contratture si può anche ricorrere a un massaggio con olio essenziale di noce moscata, antispastica e analgesica. Da non sottovalutare, infine, il potere del calore. La borsa dell’acqua calda può dare giovamento in caso di contratture, riducendo lo spasmo muscolare.
Il detto ‘prevenire è meglio che curare’ è sempre la regola d’oro per tutto. A tal riguardo, il consiglio è quello di seguire un’alimentazione corretta, per evitare obesità e sovrappeso. Non stare per troppo tempo nella stessa posizione seduti davanti al PC, evitando posture asimmetriche e non indossando calzature scomode. Attenzione ai colpi di freddo. Fare un’attività fisica costante e non eccessiva per irrobustire i muscoli con sedute di stretching per allungarli. E per quando si conclude la giornata e si va a letto? Preferibile scegliere una rete con doghe in legno e un materasso ergonomico, adatto al peso corporeo.
[Fonte http://www.paginemediche.it/benessere/lavoro-e-sicurezza/colpo-della-strega-perche-avviene-e-come-curarlo]