Una terapia Parkinson “made in Italy”
Boario (Brescia) – La concezione secondo la quale i parkinsoniani dovrebbero essere curati solo con i farmaci è stata rivoluzionata dal lavoro dell’ European Parkinson Therapy centre, che ha sede a Boario, in provincia di Brescia.
L’approccio terapeutico del Centro prevede 4 pilastri (farmaci, esercizio fisico, stile di vita e psicologia) ed è stato ideato da nomi illustri quali Becky Farley (USA), Jay Alberts (USA), Lynn Rochester (UK), Giuseppe Frazzitta (Italia) denominando il protocollo “ReGen”.
I risultati hanno aperto nuove strade portando grandi cambiamenti di opinioni e politica nei paesi Europei nei quale si opera.
Il Centro Bresciano è diventato consulente dell’associazione Parkinson Regno Unito e, in seguito ad una collaborazione consolidata, ha avuto l’onore di essere invitato da David Cameron, primo ministro inglese, per illustrargli i risultati ottenuti.
Inoltre Il Centro e il suo Protocollo ReGen hanno avuto la conferma e il sostengo di Tom Isaacs (Cure Parkinson’s Trust), così come di Michele Hu, neurologo dell’ Università di Oxford, della professoressa Helen Dawes Capo del Dipartimento di scienza del movimento di Oxford Brookes, e di numerosi neurologi, ospedali e associazioni europee.
Il centro sta per pubblicare un libro ”Shaken not Stirred” che ha ricevuto l’ appoggio di numerose personalità della BBC, inclusi Richard Curtis (sceneggiatore e regista di 4 matrimoni e un funerale, Mr. Bean e Love actually) e Paul Mayhew Archer (scrittore di numerose commedie televisive).
Grazie al coinvolgimento delle famiglie ed una località accogliente all’interno delle Terme di Boario, il protocollo aiuta ad alleviare i sintomi, rallentare la progressione della malattia e, soprattutto, consente alle famiglie di riconquistare una miglior qualità di vita.
Questi risultati confermano la grande rinomanza che European Parkinson Therapy Centre ha ormai acquisito a livello internazionale e coinvolge ospiti da tutto il mondo.
Il Centro ha recentemente potenziato lo Staff e investito in nuove tecnologie come Gaitaid, Optogait, WriteGen, Synergy e la terapia interattiva di Virtual Motion. Inoltre ha siglato un accordo per restare altri 6 anni all’ interno delle Terme di Boario, un progetto di ricerca di tre anni con l’ Università di Oxford Brookes e una partnership di ampio respiro con Human Tecar.
L‘uomo che tiene le fila del Centro, è un inglese che vive in Italia da più di 25 anni. Ad Alexander Reed è stato diagnosticato il Parkinson a 47 anni e da allora ha dedicato il suo tempo per dar vita a un Centro unico che sta cambiando l’ approccio alla terapia del Parkinson in molti paesi.
Una recente ricerca su persone affette da Parkinson, in Europa, realizzata dal Centro ha mostrato che più del 90% dei neo diagnosticati vorrebbe che gli fosse fornito più sostegno, consapevolezza e potere per combattere la propria condizione, confermando la mission del European Parkinson Therapy Centre.
[Fonte http://www.popolis.it/una-terapia-parkinson-made-in-italy/]