RIEDUCAZIONE NEUROMOTORIA
La rieducazione neuromotoria comprende una serie di trattamenti volti a migliorare la funzionalità di arti e muscolatura in individui malati o traumatizzati e il recupero di pazienti con patologie neurologiche.
Sono trattamenti per la rieducazione dei deficit motori di origine neurologica, ai fini del recupero dei movimenti segmentari, della stazione eretta, dell’equilibrio e della deambulazione in soggeti affetti da lesioni cerebrali vascolari o traumatiche, quali emiplegici o esiti di coma, o del sistema nervoso in genere come morbo di Parkinson, sclerosi multipla, polineuropatie, sindromi midollari, paralisi facciali, sindromi vertiginose.
Nella riabilitazione neurologica il fattore più importante è partire sia con la programmazione a lungo termine della terapia, sia con un programma giornaliero.
OBIETTIVI:
1) Arrivare al livello di autonomia più alto possibile nelle fasi acute e sub-acute
2) Reinserimento sociale
3) Proseguire e consolidare i risultati
Una volta subito un danno del sistema nervoso centrale (come un ictus o una rottura di un aneurisma cerebrale) si perde una parte dell’autonomia e della capacità di condurre in modo indipendente i gesti naturali che ci accompagnano nella vita di ogni giorno come camminare, vestirsi, lavarsi, correre. Il danno neurologico solitamente avviene in seguito ad eventi ischemici o emorragici e comporta una necrosi cellulare, che porta al deficit neuro-motorio; nelle settimane, mesi e anni a seguire le parti di sostanza grigia (sistema nervoso centrale) intorno all’area cerebrale danneggiata iniziano a lavorare al fine di compensare le funzioni perdute. La stimolazione, il potenziamento di questa plasticità neuronale grazie ad un adeguato training riabilitativo porterà ad una riduzione degli effetti della lesione cerebrale rafforzando le funzioni residue a discapito della disabilità.
La qualità delle funzioni recuperate sono un’ulteriore fondamentale passaggio della riabilitazione neuro-motoria: l’obiettivo è di rieducare infatti il paziente all’uso di comportamenti e di schemi motori che siano il più possibile attinenti a quelli precedenti la malattia, compatibilmente al danno neurologico subito.
La rieducazione neuro-motoria è indicata in tutti gli esiti di:
– ictus
– emorragie cerebrali
– ischemie cerebrali
– sindromi cerebellari
– sindromi piramidali ed extrapiramidali
– atassia
– Morbo di Parkinson
– Paralisi pseudo-bulbare progressiva
– tutti i disordini del sistema nervoso centrale di carattere acuto e cronico