L’ Ultrasuonoterapia
L’ ultrasuonoterapia utilizza a scopo terapeutico l’effetto biologico prodotto dagli ultrasuoni, onde sonore con frequenza superiore alla soglia uditiva, con frequenza di 1MHz e/o 3MHz e potenza di uscita che viene misurata in Watt/cm2 (da 3 a 5 Watt) con modalità continua o pulsata. La frequenza di 1Mhz è quella che viene più frequentemente utilizzata in campo curativo perchè è in grado di raggiungere i tessuti fino ad una profondità di circa 4-5 cm, garantendo il miglior compromesso tra l’effetto terapeutico e la sicurezza di non raggiungere organi profondi. La penetrazione delle onde sonore attraverso i tessuti ha un’azione di tipo meccanico (micromassaggio), termico e chimico, con i seguenti effetti terapeutici:
- analgesico e antinfiammatorio;
- decontratturante (rilasciamento muscolare);
- fibrinolitico e trofico (riassorbimento di ematomi, eliminazione di tenui calcificazioni, stimolazione della guarigione dei tessuti).
Avremo quindi:
- Iperemia
- Accelerazione della funzione metabolica (micro-circolazione, processi di diffusione)
- Aumento dell’elasticità della struttura del tessuto connettivo (fibre collagene)
- Riduzione del dolore, deionizzazione muscolare e risoluzione degli spasmi
- Accelerazione del processo di guarigione
- Stimolazione della consolidazione ossea in caso di fratture
L’ultrasuonoterapia può essere effettuata con una tecnica a contatto (con l’interposizione di un gel tra la testina dell’apparecchio a ultrasuoni e la cute) o in immersione in acqua quando si tratta di superfici irregolari come mani e piedi.
La penetrazione dell’onda ultrasonica nei tessuti varia a seconda della sua frequenza di emissione, di norma compresa tra 1 e 3 MHz. Nel primo caso vengono, in linea teorica, trattati i tessuti fino a 4-5 cm di profondità, nel secondo caso fino a 1,5 cm. L’intensità media di utilizzo dell’ultrasuono è di 2-3 W/cm2 per l’applicazione a testina mobile e ad immersione, di 0,5-1 W/cm2 per quella a testina fissa. Generalmente si usano intensità di 3-5 W/cm2 se si vogliono raggiungere organi profondi e di 1-2 W/cm2 per gli organi superficiali.
La penetrazione dell’onda ultrasonica nei tessuti varia a seconda della sua frequenza di emissione, di norma compresa tra 1 e 3 MHz. Nel primo caso vengono, in linea teorica, trattati i tessuti fino a 4-5 cm di profondità, nel secondo caso fino a 1,5 cm. L’intensità media di utilizzo dell’ultrasuono è di 2-3 W/cm2 per l’applicazione a testina mobile e ad immersione, di 0,5-1 W/cm2 per quella a testina fissa. Generalmente si usano intensità di 3-5 W/cm2 se si vogliono raggiungere organi profondi e di 1-2 W/cm2 per gli organi superficiali.
Il tempo di applicazione varia tra 5 e 10 minuti nella tecnica a testina fissa, tra 10 e 15 minuti nella modalità ad immersione ed a massaggio. La frequenza del trattamento è generalmente quotidiana, una seduta dura dagli 8 ai 10 minuti.
Esiste inoltre l’associazione di gel medicamentoso ad ultrasuono e si parla allora di ultrasuonoforesi.
Esiste inoltre l’associazione di gel medicamentoso ad ultrasuono e si parla allora di ultrasuonoforesi.
L’ultrasuonoterapia è indicata essenzialmente per patologie delle strutture periostali, tendinee e capsulari quali artopatie, contusioni, calcificazioni, periatriti, distorsioni, tendiniti, epicondiliti e contratture.
CONTROINDICAZIONI: Flogosi, Neoplasie, Gravidanza, Mezzi metallici in prossimità della zona trattata, Portatori di pace maker.